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La Piazza / La Fauna Casentinese
« il: 22/07/2011, 18:32:48 »
Parlando alla grigliata degli animaletti che circondano casa mia è venuto fuori che non siamo molto consapevoli di chi o cosa ci circonda, i nostri boschi sono popolati da animali meravigliosi e oltre all’aspetto culinario che queste bestie si portano dietro credo che non sarebbe sbagliato pensare ad un turismo naturalistico
» Aquila chrysaetos
Aquila chrysaetos
Aquila reale
[spoiler]
Rapace diurno di grosse dimensioni, considerato il Signore delle vette. Ha un corpo armonioso, con testa sporgente e coda ampia e lunga. La livrea degli adulti è uniformemente brunastra, caratterizzata da piume bronzo-dorate poste sopra il collo ed il capo. Gli esemplari giovani si riconoscono grazie a delle macchie chiare poste sulle ali e alla coda bianca, alla cui estremità è presente una banda nerastra.
Habitat
Predilige l'alta montagna, in particolare praterie e pascoli d'alta quota popolati da camosci, caprioli, marmotte e lepri; tuttavia colonizza anche zone boscose di montagna, purché siano presenti pareti adatte alla nidificazione, ricche di anfratti, e zone aperte dove cacciare. La sua presenza è omogenea nelle Alpi e frammentaria lungo l'Arco Appenninico. All'interno del Parco l'unico sito riproduttivo che si conosce è posto sul versante romagnolo.
Comportamento
Specie territoriale, vive in coppie e nidifica in corrispondenza di pareti di roccia inaccessibile e più raramente sugli alberi. Costruisce nidi voluminosi e piuttosto grossolani utilizzando frammenti di rami, covi che vengono adoperati per più anni consecutivi. Tra aprile e marzo la femmina depone generalmente 2 uova biancastre che si schiudono dopo circa 45 giorni; i piccoli vengono accuditi da entrambi i genitori fino a quando non lasceranno il nido. La caccia avviene in modo singolare: una volta avvistata la preda, l'aquila si precipita su di essa uccidendola con i suoi potenti artigli. Grazie alla potenza delle proprie ali riesce a sollevare le vittime che pesano anche 5 o 6 chili, trasportandole in luoghi più sicuri per mangiare. Per controllare e perlustrare il proprio territorio, rimanendo sospesa nel cielo, sfrutta le correnti aeree ascensionali che si formano nelle ore più calde. [/spoiler]
» Austropotamobius pallipes
[spoiler]
Austropotamobius pallipes
Gambero di fiume
Crostaceo di acqua dolce di piccole dimensioni, dato che supera raramente i 12 cm di lunghezza ed i 90 g di peso. Il dorso ed i fianchi assumono tonalità verdastre mentre ventre e arti tendono al bianco. Il corpo è ricoperto da una cuticola chitinosa e suddiviso in tre parti: testa, torace ed addome. La testa porta due paia di antenne che fungono da organi di senso e dei pezzi boccali con funzione masticatoria e triturante; al torace sono connesse le appendici atte alla locomozione ed al nuoto di cui il primo paio assume l'aspetto di una chela ben sviluppata, utilizzata per la cattura delle prede, per la difesa e nell'accoppiamento e l'addome è composto da segmenti mobili ed alla sua estremità è presente un'appendice piatta adoperata per spingere l'animale all'indietro. I maschi si distinguono dalle femmine per le maggiori dimensioni corporee, le chele più sviluppate e le prime due appendici dell'addome trasformate in organi sessuali che, all'atto dell'accoppiamento, si uniscono a formare un unico organo riproduttore.
Habitat
Popolano acque dolci, prediligendo i fiumi e torrenti dove vi è una corrente continua e l'acqua è limpida. Predilige i fondali coperti da ciottoli o limo e le aree in cui è presente una ricca vegetazione acquatica. È alquanto esigente in merito al contenuto in ossigeno, che deve essere piuttosto elevato, e alla temperatura, che non deve superare i 23°C.
Comportamento
Animale solitario e territoriale, tanto operoso di notte durante la quale va a caccia, quanto pigro di giorno quando trascorre gran parte delle ore nascosto sotto i sassi, negli anfratti rocciosi e tra banchi di macrofite. Onnivoro, si nutre sia di materia animale o vegetale in decomposizione, sia di molluschi, insetti, larve e piccoli pesci. I sessi sono separati e l'accoppiamento, che avviene durante i mesi autunnali, è preceduto da un corteggiamento piuttosto violento durante il quale il maschio cerca di rovesciare la femmina con le grosse chele; durante questo rituale la femmina viene spesso ferita o addirittura uccisa. Dalle uova fecondate, circa 200 per esemplare, si sviluppa una larva che rimane attaccata alla femmina fino al suo completo sviluppo. Nel primo anno di vita il giovane gambero, continuerà a crescere in dimensioni, effettuando dalle 5 alle 6 mute, liberandosi del vecchio esoscheletro e rivestendosi di uno nuovo da lui formato; raggiunta l'età adulta, compirà al massimo una muta all'anno. Durante la muta e in giovane età, essi sono facile preda di Salmonidi ed anguille, mentre, quando sono protetti dal loro robusto esoscheletro, vengono predati solo da ratti e arvicole acquatiche. [/spoiler]
» Bombina pachypus
Bombina pachypus
Ululone dal ventre giallo
[spoiler]
Rospo di piccola taglia, in cui la femmina è generalmente di taglia superiore ai maschi. Il dorso assume colorazioni grigio-marrognole mentre le parti inferiori assumono toni cangianti tra il giallo e l'arancione. I maschi si differenziano dalle femmine anche per la presenza di protuberanze brunastre poste sulla parte inferiore dell'avambraccio. Caratteri distintivi di questa specie, rispetto a tutti gli altri anuri, sono la forma a cuore della pupilla e la colorazione accentuata del ventre.
Habitat
Si trova prevalentemente in corrispondenza di luoghi umidi, posti sia nelle vicinanze di stagni, acquitrini e fonti dove l'acqua è presente tutto l'anno, che nelle zone dove si formano effimeri ristagni d'acqua, purchè entrambi i posti siano scarsamente vegetati. Nel parco la sua presenza è tutt'altro che sporadica; lo si può trovare nella fascia altitudinale compresa tra i 400 e i 1000 metri e in particolare tra i 700 e i 900 m. Fuori i confini del Parco, in particolare nell'Appennino centro-settentrionale la sua presenza è scarsa, tanto da considerarla una specie in via di estinzione.
Comportamento
Anfibio gregario e diurno, si riproduce ovunque vi sia un piccolo ristagno d'acqua, anche se effimero. Le femmine arrivano a depositare fino a 100 uova in un anno, le quali vengono rilasciate su sassi, alghe e ramoscelli. Si risveglia dalla latenza invernale tra marzo ed aprile e rimane operoso fino ad ottobre, deponendo le uova nel mese di maggio. La durata dello sviluppo larvale, la quale è influenzata dall'andamento della temperatura e dall'altitudine del sito di crescita, si aggira intorno ai 40-60 giorni. Si difende dai predatori mimetizzandosi perfettamente con il fondale delle pozze d'acqua, oltre ad emettere sostanze irritanti che suggeriscono la sua inappetibilità. [/spoiler]
» Aquila chrysaetos
Aquila chrysaetos
Aquila reale
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Rapace diurno di grosse dimensioni, considerato il Signore delle vette. Ha un corpo armonioso, con testa sporgente e coda ampia e lunga. La livrea degli adulti è uniformemente brunastra, caratterizzata da piume bronzo-dorate poste sopra il collo ed il capo. Gli esemplari giovani si riconoscono grazie a delle macchie chiare poste sulle ali e alla coda bianca, alla cui estremità è presente una banda nerastra.
Habitat
Predilige l'alta montagna, in particolare praterie e pascoli d'alta quota popolati da camosci, caprioli, marmotte e lepri; tuttavia colonizza anche zone boscose di montagna, purché siano presenti pareti adatte alla nidificazione, ricche di anfratti, e zone aperte dove cacciare. La sua presenza è omogenea nelle Alpi e frammentaria lungo l'Arco Appenninico. All'interno del Parco l'unico sito riproduttivo che si conosce è posto sul versante romagnolo.
Comportamento
Specie territoriale, vive in coppie e nidifica in corrispondenza di pareti di roccia inaccessibile e più raramente sugli alberi. Costruisce nidi voluminosi e piuttosto grossolani utilizzando frammenti di rami, covi che vengono adoperati per più anni consecutivi. Tra aprile e marzo la femmina depone generalmente 2 uova biancastre che si schiudono dopo circa 45 giorni; i piccoli vengono accuditi da entrambi i genitori fino a quando non lasceranno il nido. La caccia avviene in modo singolare: una volta avvistata la preda, l'aquila si precipita su di essa uccidendola con i suoi potenti artigli. Grazie alla potenza delle proprie ali riesce a sollevare le vittime che pesano anche 5 o 6 chili, trasportandole in luoghi più sicuri per mangiare. Per controllare e perlustrare il proprio territorio, rimanendo sospesa nel cielo, sfrutta le correnti aeree ascensionali che si formano nelle ore più calde. [/spoiler]
» Austropotamobius pallipes
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Austropotamobius pallipes
Gambero di fiume
Crostaceo di acqua dolce di piccole dimensioni, dato che supera raramente i 12 cm di lunghezza ed i 90 g di peso. Il dorso ed i fianchi assumono tonalità verdastre mentre ventre e arti tendono al bianco. Il corpo è ricoperto da una cuticola chitinosa e suddiviso in tre parti: testa, torace ed addome. La testa porta due paia di antenne che fungono da organi di senso e dei pezzi boccali con funzione masticatoria e triturante; al torace sono connesse le appendici atte alla locomozione ed al nuoto di cui il primo paio assume l'aspetto di una chela ben sviluppata, utilizzata per la cattura delle prede, per la difesa e nell'accoppiamento e l'addome è composto da segmenti mobili ed alla sua estremità è presente un'appendice piatta adoperata per spingere l'animale all'indietro. I maschi si distinguono dalle femmine per le maggiori dimensioni corporee, le chele più sviluppate e le prime due appendici dell'addome trasformate in organi sessuali che, all'atto dell'accoppiamento, si uniscono a formare un unico organo riproduttore.
Habitat
Popolano acque dolci, prediligendo i fiumi e torrenti dove vi è una corrente continua e l'acqua è limpida. Predilige i fondali coperti da ciottoli o limo e le aree in cui è presente una ricca vegetazione acquatica. È alquanto esigente in merito al contenuto in ossigeno, che deve essere piuttosto elevato, e alla temperatura, che non deve superare i 23°C.
Comportamento
Animale solitario e territoriale, tanto operoso di notte durante la quale va a caccia, quanto pigro di giorno quando trascorre gran parte delle ore nascosto sotto i sassi, negli anfratti rocciosi e tra banchi di macrofite. Onnivoro, si nutre sia di materia animale o vegetale in decomposizione, sia di molluschi, insetti, larve e piccoli pesci. I sessi sono separati e l'accoppiamento, che avviene durante i mesi autunnali, è preceduto da un corteggiamento piuttosto violento durante il quale il maschio cerca di rovesciare la femmina con le grosse chele; durante questo rituale la femmina viene spesso ferita o addirittura uccisa. Dalle uova fecondate, circa 200 per esemplare, si sviluppa una larva che rimane attaccata alla femmina fino al suo completo sviluppo. Nel primo anno di vita il giovane gambero, continuerà a crescere in dimensioni, effettuando dalle 5 alle 6 mute, liberandosi del vecchio esoscheletro e rivestendosi di uno nuovo da lui formato; raggiunta l'età adulta, compirà al massimo una muta all'anno. Durante la muta e in giovane età, essi sono facile preda di Salmonidi ed anguille, mentre, quando sono protetti dal loro robusto esoscheletro, vengono predati solo da ratti e arvicole acquatiche. [/spoiler]
» Bombina pachypus
Bombina pachypus
Ululone dal ventre giallo
[spoiler]
Rospo di piccola taglia, in cui la femmina è generalmente di taglia superiore ai maschi. Il dorso assume colorazioni grigio-marrognole mentre le parti inferiori assumono toni cangianti tra il giallo e l'arancione. I maschi si differenziano dalle femmine anche per la presenza di protuberanze brunastre poste sulla parte inferiore dell'avambraccio. Caratteri distintivi di questa specie, rispetto a tutti gli altri anuri, sono la forma a cuore della pupilla e la colorazione accentuata del ventre.
Habitat
Si trova prevalentemente in corrispondenza di luoghi umidi, posti sia nelle vicinanze di stagni, acquitrini e fonti dove l'acqua è presente tutto l'anno, che nelle zone dove si formano effimeri ristagni d'acqua, purchè entrambi i posti siano scarsamente vegetati. Nel parco la sua presenza è tutt'altro che sporadica; lo si può trovare nella fascia altitudinale compresa tra i 400 e i 1000 metri e in particolare tra i 700 e i 900 m. Fuori i confini del Parco, in particolare nell'Appennino centro-settentrionale la sua presenza è scarsa, tanto da considerarla una specie in via di estinzione.
Comportamento
Anfibio gregario e diurno, si riproduce ovunque vi sia un piccolo ristagno d'acqua, anche se effimero. Le femmine arrivano a depositare fino a 100 uova in un anno, le quali vengono rilasciate su sassi, alghe e ramoscelli. Si risveglia dalla latenza invernale tra marzo ed aprile e rimane operoso fino ad ottobre, deponendo le uova nel mese di maggio. La durata dello sviluppo larvale, la quale è influenzata dall'andamento della temperatura e dall'altitudine del sito di crescita, si aggira intorno ai 40-60 giorni. Si difende dai predatori mimetizzandosi perfettamente con il fondale delle pozze d'acqua, oltre ad emettere sostanze irritanti che suggeriscono la sua inappetibilità. [/spoiler]