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Community => Presentazioni => Topic aperto da: lorenzo - 02/04/2011, 06:03:57

Titolo: Perdita del nostro dialetto
Inserito da: lorenzo - 02/04/2011, 06:03:57
ciao a tutti ho notato con profondo dispiacere come tra le tante cose belle nel nostro casentino stia scomparendo il dialetto e le espressioni colorite tipiche di un passato non poi troppo lontano, pensiamo per esempio alle bestemmie che fioccavano e che in modo affettuoso venivano chiamate moccoli, anche queste avevano una grande importanza pensete a quando i contadini lavoravano con le vacche o con i somari, se avessero fatto i raffinati e avessero chiesto in mdo educato " mi scusi signora vacca per favore mi farebbe questo solco con l'aratro?" l'animale sicuramente non si sarebbe mosso, ma al tempo il contadino poneva rimedio mandando un bel croscio di moccoli e le vacche andavano come ad avergli messo il turbo. Molti sanno i nomi di tutti i faraoni, sanno a memoria la divina commedia e non sanno il significato di parole in uso fino a 40 anni fa'
es.
chi ni sa dire cosa vuol dire imbuinare l'aia
che era la cesta dar segato
e la civea
saluti a tutti lorenzo
Titolo: PERDITA DEL NOSTRO DIALETTO
Inserito da: CousinJerry - 03/04/2011, 01:32:37
Caro Lorenzo questa domanda é difficilissima per molti, ma ricordo che mi é stato spiegato....
Se la memoria non mi fa cilecca che imbuinare era l'operazione precedente alla battitura del grano veniva preso gli escrementi delle vacche e liquefatti con l'acqua, e venivano sparsi nell' aia formando uno strato liscio che seccandosi diveniva duro come il cemento e lì veniva battuto il grano!
Titolo: Re:PERDITA DEL NOSTRO DIALETTO
Inserito da: lorenzo - 03/04/2011, 02:44:24
bravo per ora tu va' bene
Titolo: Re:PERDITA DEL NOSTRO DIALETTO
Inserito da: laprosivendola - 06/04/2011, 16:51:16
Queste epressioni si stanno perdendo perchè non sono più di uso quotidiano, sono cambiati gli scenari, l'economia e la tecnologia è andata avanti. Se da una parte si sono perse molte espressioni colorite dell'ambiente rurale e contadino, dall'altra ne sono state introdotte di nuove... i nostri nonni non usavano i verbi "chattare", "Taggare", "linkare".... SI, è vero che vengono tutti da termini inglesi, adattati alla coniugazione dei verbi italiani (are, ere, ire), tuttavia costituiscono un'evoluzione, un'arricchimento del vocabolario.
Io studio lingue e l'evoluzione e conservazione dei dialetti è una branchia molto importante del campo linguistico.... quindi ti faccio i miei complimenti Lorenzo per aver inserito il post.


Tuttavia, ormai che ci sono, pongo a tutti i membri della community una domanda, o meglio un dubbio: esiste un dialetto unico Casentinese? A mio avviso no.... poichè ogni paese ha una sua impronta dialettale precisa e direi anche piuttosto marcata. In generale Stia e Pratovecchio, Castel San Niccolo' risentono, anche se in modo diverso,  del fiorentino (i'ssole, i'ssale), Poppi è simile nella parlata sia allo stiano-pratovecchino che al modo di parlare degli abitanti di Castel San Niccolò, poi c'è Bibbiena (er sale, er sole), a Badia risentono nella vicinanza alla Romagna (nettuvvai cocca!) e infine andando più giù di Rassina, la parlata subisce un avvicinamento all'aretino stretto e si deve far attenzione alla "o" aperta e alla "o" chiusa (tòpo, to'po!)
Titolo: Re:Perdita del nostro dialetto
Inserito da: CousinJerry - 07/04/2011, 18:52:04
Verissimo!
ci sono molte sfumature del dialetto casentinese e diciamo che i paesi un po più neutri sono Poppi e Bibbiena, essendo i più centrali, ma le terminologie che stiamo perdendo sono anche quelle che ci caratterizzavano, il casentino viveva di agricoltura e di allevamento fino a pochi decenni fa ora ci stiamo rapidamente evolvendo ma le radici avrebbero dovuto rimanere salde cosa che non avviene, internet e i giovani che per studiare vanno a Firenze o Siena portano con se termini che dalle nostre parti non si usano ma che essendo la novità attecchiscono con facilità, io personalmente non sopporto il "ma anche No!" che credo derivi da radio deejey e che per molto tempo ha imperversato in casentino.....
 
Titolo: Re:Perdita del nostro dialetto
Inserito da: laprosivendola - 07/04/2011, 21:26:39
Beh confesso che a volte me lo concedo un "Ma anche no!", mi viene spontaneo....
Io odio moltissimo il "Tanta Roba!!!".... davvero con tutto il cuore!!
Titolo: Re:Perdita del nostro dialetto
Inserito da: RobRock - 07/04/2011, 21:43:32
Io studio lingue e l'evoluzione e conservazione dei dialetti è una branchia molto importante del campo linguistico.... quindi ti faccio i miei complimenti Lorenzo per aver inserito il post.

Allora forse è una branca! ;D A meno che non si parli di linguaggi ittici... :P

Secondo me tra Poppi e Bibbiena si parla un italiano piuttosto corretto dal punto di vista della pronuncia, molto meno marcato del fiorentino e del toscano in generale, anche se appena si esce dai confini della regione ci identificano subito come toscani.

Le espressioni moderne come "chattare", "messaggiare", ecc., rimangono a parer mio un po' fuori dal discorso dialettale, poiché usate in tutta Italia.
Come dice laprosivendola, molte espressioni che per l'evoluzione economica, sociale, ecc., non si usano più vanno inevitabilmente a decadere. Altre, però, riescono a sopravvivere quando usate in figure retoriche come similitudini e metafore, o perché diventate modi di dire ormai radicati e d'uso comune che si tramandano di generazione in generazione, arrivando a un punto tale in cui non si sa più da cosa derivi una certa parola o frase, ma la si usa ugualmente perché in un certo contesto assume il giusto significato.
Titolo: Re:Perdita del nostro dialetto
Inserito da: laprosivendola - 08/04/2011, 01:30:26
beh l'avevo detto che mi piaceva cucinare... ecco perchè sono caduta nel tragico errore di scrivere BRANCHIA... io pensavo alla grigliata... :-D sorry mi vergogno!!
Comunque per essere proprio tecnici, "chattare" e compagnia bella dei verbi che derivano dall'inglese riferiti a social network si dovrebbe parlare non tanto di dialetto quanto di SLANG giovanile...o SLANG di internet
Titolo: Re:Perdita del nostro dialetto
Inserito da: Simo87 - 08/04/2011, 03:11:44
Peccato che in Casentino non usano anche i termini tipici aretini: aloee  ;)

Ma fasciateve i piedi co l'urtica   ;D

deh.....

Ah otè, è ditto scansiti  :)

Ce pu mettere il lesso

Vengo spesso a Bibbiena che ho parenti e c'è molta differenza di dialetto rispetto alla città di Arezzo

Titolo: Re:Perdita del nostro dialetto
Inserito da: lorenzo - 08/04/2011, 05:44:36
so' proprio contento d'ave' lanciato r sasso nello stagno, un so' troppodaccordo con quella citta quando dice che il nostro linguaggio s'e' arricchito perche' rispetto ar passato si sono aggiunte quelle parole copiazzate dall'inglese, e poi  ci  si arricchisce quando aggiungiamo qualcosa ad un patrimonio esistente, ma qui' invece abbiamo dimenticato le nostre radici per andare a copiare le parole degli altri. E poi ti volevo dire le nostre parole erano piu' poetiche te faccio un esempio mangereccio cosa' sara' meglio un wustel o un bel rocchio.
Ovvia chiacchierate un po' voi
Titolo: Re:Perdita del nostro dialetto
Inserito da: RobRock - 08/04/2011, 18:31:01
beh l'avevo detto che mi piaceva cucinare... ecco perchè sono caduta nel tragico errore di scrivere BRANCHIA... io pensavo alla grigliata... :-D sorry mi vergogno!!

Eheheheh, può capitare, specie con parole assonanti! :) Comunque per la grigliata... se vuoi cucinare alla cena del Forum! :P

Citazione
Comunque per essere proprio tecnici, "chattare" e compagnia bella dei verbi che derivano dall'inglese riferiti a social network si dovrebbe parlare non tanto di dialetto quanto di SLANG giovanile...o SLANG di internet

Ecco, magari "slang" di Internet, perché giovanile mi sembra riduttivo, ormai se ne parla quasi a tutte le età. Anche se "slang" nell'accezione stretta di "gergo" non è propriamente adatta, come non lo è neanche dialetto. Uno slang sarebbe più un "Bella, fratello!" piuttosto che l'uso di parole straniere entrate a far parte della lingua italiana corrente. C'è anche da dire che ancora, secondo me, siamo in un periodo di transizione, molte parole in articoli di riviste, libri, ecc., vengono virgolettate o scritte in corsivo, come a indicare che ancora non tutti potrebbero sapere di che cosa si parla o ad enfatizzare una cautela circa l'uso delle stesse per non inquinare troppo il nostro linguaggio. Certo è che quando si parla di lingua (e non solo) non siamo certo nazionalisti e conservatori come i francesi, per esempio.
Comunque ci siamo capiti!
Secondo me l'uso di alcune parole straniere, pensandoci, è comodo perché sintetizza in un unico vocabolo un'azione per la quale non esiste un termine esatto nella propria lingua. Per esempio, "chattare" in italiano indica inequivocabilmente l'azione di conversare attraverso il PC (o il telefonino) con dei programmi di conversazione. Potremmo usare, per l'appunto, la parola "conversare", ma non sarebbe così immediato. Si dovrebbe scrivere, per far capire l'azione precisa all'interlocutore, "Ho conversato tramite un programma di comunicazione a mezzo tastiera con Marco" ad esempio. Ridicolo. Perché potrei anche dire "Ho conversato su Skype con Marco", ma non specificherebbe come: Skype è famoso per le conversazioni in conferenza video o vocale, oltre che alla chat scritta. Magari non ha importanza per l'interlocutore in un certo contesto, perché può essere utile ai fini della conversazione e del racconto che c'è stato un contatto con una persona e non interessa sapere come perché superfluo, ma non esiste (che mi risulti) un termine preciso che abbia lo stesso valore. "Chat" identifica una conversazione telematica via tastiera, "chat video" o "videochat" (e il verbo "videochattare) con una sola parola in più fanno capire che non si tratta più di una conversazione "scritta", ma in videoconferenza.

Certo, era una bella soddisfazione quando un tempo erano le altre lingue ad attingere termini dalla nostra, per esempio nella musica: "tempo", "coda", "allegretto", "a cappella", "presto", "prestissimo", "forte", "staccato", ecc...
Titolo: Re:Perdita del nostro dialetto
Inserito da: Simo87 - 09/04/2011, 00:10:17
Certo, era una bella soddisfazione quando un tempo erano le altre lingue ad attingere termini dalla nostra, per esempio nella musica: "tempo", "coda", "allegretto", "a cappella", "presto", "prestissimo", "forte", "staccato", ecc...

Per non parlare del magiare: sapete come si dice pasta e pizza in inglese??? Pasta e pizza  ;)

Io soe un tipo un poe nazionalista e a mèe piace ben poco usere este parole nove estrapolete dall'inglese  :)
Titolo: Re:Perdita del nostro dialetto
Inserito da: laprosivendola - 12/04/2011, 03:29:04
io invece sono contenta che non si dica "alo'!" dalle mie parti... è testato... suona meglio "gnamo!":-P
Titolo: Re:Perdita del nostro dialetto
Inserito da: AleXit - 12/04/2011, 03:59:35
io invece sono contenta che non si dica "alo'!" dalle mie parti... è testato... suona meglio "gnamo!":-P
Assolutamente d'accordo!
Gnamo, alo' un si po' senti'!  :P
Titolo: Re:Perdita del nostro dialetto
Inserito da: Simo87 - 12/04/2011, 05:54:16
io invece sono contenta che non si dica "alo'!" dalle mie parti... è testato... suona meglio "gnamo!":-P
Assolutamente d'accordo!
Gnamo, alo' un si po' senti'!  :P

Sono proprio queste le differenze notevoli tra Arezzo e Casentino: qui ad Arezzo è gnamo che, come si dirrebbe qui, un se sfanga. Gnamo è un termine da Valdarno, infatti c'è poco da dire: in Casentino si sente un che di parlata valdarnotta o fiorentina. Non si sente assolutamente invece l'accento della parlata aretina.
Dire anche: i che tu fai??? Ad Arezzo non si direbbe mai.
Titolo: Re:Perdita del nostro dialetto
Inserito da: lorenzo - 12/04/2011, 14:53:04
ANCHE A REZZO UN VU SETE MESSI TANTO MEGLIO, IL VERO ARETINO VA SCOMPARENDO...........................CHE DELUSIONE............MAGARI SAPPIAMO LA DIVINA COMMEDIA A MEMORIA, E GETTIAMO VIA LA POESIA DEI NOSTRI DIALETTI, MA SE QUEL NASO BIECO UN L'AVEVA SCRITTA UN VOGLIO DI' CHE SE STAVA MEGLIO, MA DI CERTO UN C'HA FATTO MIGLIORARE IL TENORE DI VITA NEMMENO DI UN POCOLINO.