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In Casentino => La Piazza => Topic aperto da: laprosivendola - 03/06/2011, 21:49:50

Titolo: Sociologia applicata alla pizza
Inserito da: laprosivendola - 03/06/2011, 21:49:50
"Dimmi come mangi la pizza e ti dirò chi sei"

Modalità sociologica ON, come direbbe Cousinjerry! Facendo un po' di "zapping" in vari blog e unendo ai profili trovati la farina del mio personalissimo sacco, ecco a voi una stupidissima, ma molto divertente rassegna sui vari metodi di mangiare/ordinare la pizza... chissà se vi riconoscete in uno o più di uno di essi.....io si...in quasi ogni profilo c'è un po' di autobiografia, ma ovviamente non dirò in quali per privacy e se proprio mi volete vedere all'opera mentre mangio la pizza... proponete una pizzata del forum!!

ORDINAZIONE

INDECISO
Dopo aver letto, riletto e ancora riletto il menu, chiesto agli altri che pizza prendono e aver fatto mille domande al cameriere (della serie: ma nella pizza al prosciutto cotto cosa c'è?), ordina la margherita per andare sul sicuro o la quattro stagione, nella speranza che una delle quattro lo accontenti. risultato: la sua pizza avrà una maggiorazione di 0.50 cent per lo sputo/i di pizzaiolo e cameriere

ARREDATORE
Se si considera il condimento, per metafora, come l'arredo della pizza, il nostro arredatore studierà attentamente i dettagli. Potrebbe prendere una pizza farcita con qualcosa che odia solo per l'abbinamento cromatico finale degli ingredienti (e potrebbe fare di peggio se si tratta di scegliere i gusti del gelato). Ad esempio, il verde e il rosso sono colori che per contrasto si esaltano moltissimo, quindi pizza ai carciofi, alle zucchine, ai capperi, ai funghi, al wasabi, al ramato e ben venga lo sputo di chef e camerieri a patto che abbiano il catarro verde :-D
Su una cosa siamo certi.... non prenderà la margherita neanche sotto tortura!!

POLEMICO/BASTIAN CONTRARIO
Nessuna delle trecento pizze di un menu gli andrà bene e anche se ci fosse quello che vuole già scritto, a costo di farsi un dispetto, vorrà dire la sua. Terrore dei camerieri di tutto il globo, musica per le orecchie degli altri commensali e oggetto di sfottò da parte di entrambi
- polemico da sottrazione
Prenderà una napoli, ma senza capperi, o senza acciughe o senza mozzarella. Magari un crostone ma senza grana o senza rucola, o senza pomodoro
-polemico da addizione
Una margherita MACCON bufala, una ai carciofi MACCON grana, ai frutti di mare MACCON la mozzarella. MACCON è la parola d'ordine.

CLASSICO
neanche legge il menu. Non ha voglia di scervellarsi, non ha mai preso una pizza un po' strana e non è curioso di provarla. E' per le cose semplici, economiche, poco complicate e sbrigative e anche se per motivi diversi, prenderà sempre la MARGHERITA.
- classico "nella media"
prende la margherita perché odia gli eccessi, non vuol farsi notare, non vuol dare nell'occhio aggiungendo condimenti. Adora l'anonimato, la conformità, la felicità per lui sta nel mezzo e quindi alla margherita ci abbinerà una bibita alla spina MEDIA, birra o coca che sia
- classico tillino
la marinara non la prende per via dell'aglio o per non passare proprio da tirchio, ma in realtà vorrebbe quella e già si sente un po' frustrato a prendere la margherita che costa sensibilmente di più. Non prenderebbe una carciofi neanche se sapesse che il conto viene diviso alla romana per non incidere di più sulla spesa finale, anzi ucciderebbe chi prende la maialona e i crostoni!!!
- abitudinario
è sicuro che la margherita gli piace, teme che stravolgere la routine apporti peggioramenti e si rinchiude nello schema fisso di pomodoro e mozzarella, vedendo nel cambio di pizzeria l'unica possibile variante di sapori e gusto
- classico "ermetico" : margherita e coca. Cola non lo dice per risparmio di parole e medita di abbreviare anche margherita togliendo il prefisso "marghe"o il suffisso "rita"

MODELLA
Di solito sono le donne che fanno di queste cose, perennemente a dieta o con i sensi di colpa per non esserlo stato. E allora eccole a ordinare la VEGETARIANA perché sono contro l'uccisione degli animali (per poi prendere un pezzo di salsiccia dalla pizza del fidanzato o fare con il medesimo a metà l'antipasto toscano, famoso per la ricchezza di fibre! Mapperpiacere!!) oppure che prendono si una pizza ben condita ma la fanno a META' con chiunque sia disposto a fare fifty fifity, anche se nella vita reale lo odiano e non ci farebbero a metà neanche un kinder bueno! Risultato: sbavano alla vista delle pizze altrui e iniziano a barattare pezzettini a dx e manca, mangiano il dolce e non hanno risolto un cavolo!

TIMIDO/A
Avrebbe le idee chiare: maialona, contadina, puzzona, atomica, bombardona.... ma i nomi di tali pizze lo mettono K.O e lo costringono a fare in due modi: o rinunciare alla pizza che vorrebbe, mettendo da parte i propri desideri culinari, oppure iniziare a fumare per delegare l'ordinazione della pizza dall'infame denominazione agli amici. A volte il timido si fa anche la sega mentale di voler troppi condimenti e si vergogna a ordinare, comportandosi nei due modi sopra descritti. (mi è capitato di ordinare da asporto pizze quattro formaggi con gorgonzola, bacon, doppia mozzarella, grana e rucola per amici timidi!!)


DEGUSTAZIONE
Tagliare la pizza è un azione che ha varianti regionali, caratteriali quasi infinite e a cui ognuno aggiunge un tocco personale. Il galateo dice che la pizza andrebbe mangiata con le mani e non con le posate, ma non tutti ci tengono a rispettarlo.

IL GEOMETRA
Prima il piacere… Divide la pizza in precisi spicchi triangolari che partono dal centro e si allargano fino al bordo. Dopodiché, servendosi con le mani, inizia a gustarsi il tutto. Lo si può riconoscere anche a cena terminata perché il suo piatto è ricolmo della mozzarella scivolata dalla punta di spicchi troppo lunghi per riuscire a sostenerla.
Per questo motivo, in molti casi il ‘geometra’ si riduce a mangiare la pizza in due momenti diversi: nel primo lotta mostruosamente (in bilico modello giocoliere) tentando al volo di ingoiare fetta e condimento, nel secondo raccoglie con la forchetta i pezzetti che ha sparso irrimediabilmente per piatto e tavola. Senza contare che il primo morso che fa è solitamente sulla parte centrale della pietanza, nota per avere una temperatura media al momento dell’arrivo in tavola di circa 7000° fahrenheit.
Fateci caso, il primo della serata che grida “cazzo, brucia!” è proprio il ‘geometra’, che anche questa volta si è mangiato palato e mozzarella tutti e due sciolti insieme…
(http://www.melemarce.com/dimmi-che-pizza-vuoi-la-degustazione-parte-2-di-2.htm (http://www.melemarce.com/dimmi-che-pizza-vuoi-la-degustazione-parte-2-di-2.htm))

L’ARCHITETTO
Razionale senza successo… Ha dentro di se l’approccio ereditato dal ‘geometra’ unito allo stile di vita del ‘circumnavigatore’. La sua maggiore conoscenza tecnica gli permette di escogitare un metodo intermedio tra i due precedenti: incide circolarmente la parte centrale (che terrà golosamente per ultima) e da quella fa partire gli spicchi fino al bordo (i primi ad essere consumati). Quello che potrebbe apparire il metodo più ragionato ha come risultato l’accumularsi dei difetti di entrambi i precedenti approcci: pizza fredda al centro (con eventuale sazietà prematura) e bocconi di magma iniziali.
L’architetto’ comunque, da ‘architetto’ quale è, sa benissimo che non è sempre facile unire pratico ed estetico.

ROSICATORE
La sua parte preferita non è quella del condimento, bensì la CROSTA che puntualmente ruba dagli scarti del consorte o degli amici (sempre se si giova di essi) Di solito il rosicatore è anche stitico per via delle sue abitudini alimentari ed è a rischio di cancro più degli altri, essendo la crosta bruciata ed essendo le cose bruciate cancerogene! Egli ama il rumore delle cose dure da rosicare e ovviamente la sua parte del pane più amata è l'orcello (volgarmente detto culo). Nella vita si sceglierà un CROSTINO di donna o uomo e sarà il benefattore dei dentisti

CLASSISTA/GODERECCIO
Considera la pizza come un alimento composto da due strati sociali di diverso valore: la classe aristocratica composta da pomodoro mozzarella e condimenti e la plebe rappresentata dalla crosta. Va da sé che snobberà alla grande le croste e andrà molto daccordo con il rosicatore!

SPILLUZZICHINO
Non taglia la pizza secondo un criterio... prima prende i condimenti e mangia il più buono, poi la fame lo spinge a malincuore a mangiare anche il resto della pizza devastato.Un pezzo lo taglia e lo mangia con la forchetta, un altro lo strappa con le mani.... insomma finiti i condimenti fa tutto a casaccio senza obiettivi

PSYCHO
Taglia la pizza in 4 spicchi precisi. piega ognuno dei quattro spicchi con l'aiuto del coltello a metà. Mangia con le mani lo spicchio. Mastica e procede metodicamente nello stesso modo con gli altri tre. Si ferma una volta pulito il piatto. Non batte ciglio né per il calore della mozzarella, né per lodare la bontà della pizza. E non si sa come potrebbe riuscirci con le braccia legate dietro la schiena dalla camicia di forza!

IL CIRCUMNAVIGATORE
E’ vittima della sua inviolabile morale; morale che trova fondamento nel famoso detto ‘prima il dovere poi il piacere’. Quest’individuo, convinto che la parte più buona sia quella centrale, mangia la pizza tagliandola concentricamente, con un andamento a spirale, in modo da cibarsi mammano delle parti più esterne (meno apprezzate) e arrivando a godersi per ultimo il morbido nucleo di mozzarella e condimento. Il problema di questo metodo è che si arriva a mangiare l’ipotetica parte migliore quando è fredda o peggio ancora quando si è già sazi. Di conseguenza è raro che il ‘circumnavigatore’ riesca a finire la sua pizza, spesso lo si vede guardare con aria frustrata l’ultimo pezzetto tanto desiderato che rimane ignobilmente a giacere nel piatto.
Il suo palato lo vuole ma il suo stomaco, ormai pieno, lo rifiuta
(http://www.melemarce.com/dimmi-che-pizza-vuoi-la-degustazione-parte-2-di-2.htm (http://www.melemarce.com/dimmi-che-pizza-vuoi-la-degustazione-parte-2-di-2.htm))

LO SMINUZZATORE
E’ un precisino. Non si separa mai dalle sue amate posate che gli permettono di tenere sempre mani pulite e profumate. Lo ‘sminuzzatore’ consuma la sua pizza tagliandola a pezzettini come fosse una bistecca: un pezzettino e un boccone, un altro pezzettino e un altro boccone, e così via…
Alcuni ‘sminuzzatori’ si possono classificare sotto due ulteriori categorie:
Quella dello ‘sminuzzatore selezionatore’: con precisione chirurgica opera sulla pietanza eliminando le parti che non gradisce (c’è sempre, anche una cosa microscopica, che lui non gradisce), tipo il grasso dal prosciutto crudo, gli angoli appena appena bruciacchiati di crosta, il pomodoro un po’ troppo scuro del solito. La sua ansia cronica gli impedisce di godersi la vita fino in fondo: anche le cose belle avranno comunque un però. “Bella la macchina nuova, però ha un disegno di 3 cm sull’angolo del cruscotto che proprio non riesco a sopportare! Anzi, lo odio! Lo odio cazzo!”
E quella dello ‘sminuzzatore incredibile Hulk’: Tanto perfetto quanto represso, taglia la pizza con una violenza tale da incidere addirittura il piatto sottostante (il suono che ne esce è molto simile all’incedere di una fresatrice… si racconta che un tipo sia riuscito a fare le scintille una volta); vittima di un inconscio desiderio di distruzione totale globale spaziale tagliuzza il cibo per evitare di tagliuzzare un suo odioso vicino di casa… o il suo capo… o sua moglie… o voi per esempio
IL PANINARO
Convinto da anni che la quantità sia di gran lunga meglio della qualità, il ‘paninaro’ punta soprattutto a riempirsi il più possibile la bocca.
Da vero buzzurro piega l’intera pizza in due e se la mangia come fosse una piadina gigante. Gran parte del condimento rischia di scivolare dal basso direttamente nel piatto ma velocità di esecuzione, rapidi colpi di lingua e addentate a 360 gradi tendono a limitare il danno.
Per lui rinunciare alla respirazione per la smodata presenza di cibo tra lingua e esofago è sinonimo di apprezzamento della pietanza, poi fa un rutto e amici come prima.
Se è in serata poi, ruttando riesce pure a dire ‘caauohhmerierhhhe un’auhhlltraahh!’

IL MACIULLATORE
E’ il classico personaggio a cui non fa schifo niente, quello che al ritorno da un concerto dorme a bocca aperta sul pavimento della stazione a Milano, quello che gli cade dalla bocca la gomma e lui la raccoglie da terra per rimasticarla, quello che va al bagno e non capisci come fa ma risolve anche se non c’è la carta igienica… lui insomma…
Il ‘maciullatore’ strappa letteralmente con le mani brandelli di pizza portandoli appoltigliati alla bocca, intanto ride e scherza, fa battute col tavolo di fianco, racconta la sua vita. Il tutto coreografato dal pomodoro che gli dipinge guancie e naso, con i pezzetti di condimento incastrati tra le dita e sui denti.
Tu vorresti sorridere per quello che dice ma il tuo stomaco, all’ennesimo pallino masticato che ti arriva sulla camicia (frutto di una maledetta ‘esse’ alla Silvio Muccino) ti prende a pugni da dentro e ti costringe a voltarti da un’altra parte.
“Ehi, ma mi stai ad ascoltare cazzone!?” Grida il ‘maciullatore’

IL “COME MI GIRA”
Della serie ‘la vita va presa come viene’ il ‘come mi gira’ non ha tattiche o schemi per affrontare la pizza nel piatto. Un po’ la taglia a spicchi, un po’ la sminuzza, un po’ la piega a panino… non ha mai saputo cosa voleva e le tenta sempre e comunque tutte, sia per sentirsi a posto con la coscienza sia perché odia rinchiudersi in stereotipi.
Non sai mai cosa aspettarti da lui: massima formalità alla cena ‘maialata’ organizzata con gli amici, oppure rutto violento in faccia al suo capo alla cena d’affari dell’azienda
(http://www.melemarce.com/dimmi-che-pizza-vuoi-la-degustazione-parte-2-di-2.htm (http://www.melemarce.com/dimmi-che-pizza-vuoi-la-degustazione-parte-2-di-2.htm))
Titolo: Re:Sociologia applicata alla pizza
Inserito da: Michael™ - 03/06/2011, 23:48:15
Beh alla luce degli ultimi topic.. propongo di rinominare la sezione La piazza in La cucina!
..oppure aprire un canale culinario specifico vero e proprio.. verso casentinesimangioni.it e oltre!

Bel topic, è una casistica veramente completa!
Titolo: Re:Sociologia applicata alla pizza
Inserito da: laprosivendola - 04/06/2011, 04:30:25
Beh alla luce degli ultimi topic.. propongo di rinominare la sezione La piazza in La cucina!
..oppure aprire un canale culinario specifico vero e proprio.. verso casentinesimangioni.it e oltre!

Bel topic, è una casistica veramente completa!

in effetti ci vorrebbe una sezione culinaria! Ora mi impegno a pubblicare un prossimo topic dedicato al dormire, altra attività che insieme al cazzeggio su Fb e altri siti occupa gran parte della mia giornata!! :-D
Titolo: Sociologia applicata alla pizza
Inserito da: CousinJerry - 05/06/2011, 20:47:49
Casistica veramente completa e dettagliata, mi viene un dubbio però, pagare alla romana, per come la sapevo io, voleva dire pagare ognuno il suo...
Titolo: Re:Sociologia applicata alla pizza
Inserito da: laprosivendola - 06/06/2011, 00:25:04
Casistica veramente completa e dettagliata, mi viene un dubbio però, pagare alla romana, per come la sapevo io, voleva dire pagare ognuno il suo...

http://it.wikipedia.org/wiki/Alla_romana (http://it.wikipedia.org/wiki/Alla_romana)

e siccome sono stata a Roma nel week end ti confermo che si paga alla romana quando si divide il totale in parti uguali tra tutti quelli che erano a cena, indipendentemente da quello che si è  preso. Però in effetti c'è ambiguità..... L'espressione deriva da un'usanza delle fraschette e osterie romane di dividere il conto di una tavolata in parti uguali tra i commensali, per fare prima!!
Ed è interessante sapere che in inglese si dice "let's go Dutch", ovvero "fare all'olandese!!"
Titolo: Re:Sociologia applicata alla pizza
Inserito da: IlaIla - 06/06/2011, 22:11:49
L'altra sera ho sentito ordinare una napoli senza acciughe, si vede che al tipo non gli garbava chiedere una margherita MACCON i capperi.
Io mi sono ritrovata a dover ripiegare gli spicchi di pizza da quando si è diffusa la moda della pizza-sottiletta, che non è più in grado di reggere i condimenti. E resto dell'idea che tutto sia nato dalla tirchieria dei pizzaioli che risparmiano sulla quantità di pasta.
Titolo: Re:Sociologia applicata alla pizza
Inserito da: laprosivendola - 06/06/2011, 22:51:39
L'altra sera ho sentito ordinare una napoli senza acciughe, si vede che al tipo non gli garbava chiedere una margherita MACCON i capperi.
Io mi sono ritrovata a dover ripiegare gli spicchi di pizza da quando si è diffusa la moda della pizza-sottiletta, che non è più in grado di reggere i condimenti. E resto dell'idea che tutto sia nato dalla tirchieria dei pizzaioli che risparmiano sulla quantità di pasta.

ahahahah ahahahahahaha si era un polemico da sottrazione il tipo... cmq ci sono anche quelli che la prendono con le acciughe e poi le tolgono...usandole come fossero spicchi di aglio per insaporire :-D so' gusti!!! A me la pizza sottiletta non dispiace...però è deleteria.... ne risentono spt i vestiti e poi mi metto nei panni di una coppiettina novella, di un primo invito a cena in una pizzeria che fa la pizza sottiletta... dai non aiuta a sentirsi a proprio agio ahahaahhahaha
Titolo: Re:Sociologia applicata alla pizza
Inserito da: RobRock - 06/06/2011, 23:04:25
Anch'io sapevo che "alla romana" volesse dire "ognuno per sé", ma poi ho fatto mio l'uso che se ne ha abitualmente almeno dalle nostre parti, ovvero "diviso in parti uguali".