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In Casentino => La Piazza => Topic aperto da: CousinJerry - 05/09/2012, 20:11:15

Titolo: Piccolo sfogo di un quasi motociclista
Inserito da: CousinJerry - 05/09/2012, 20:11:15
passati i clamori dell'estate e gli articoli di giornale a quattro colonne per le patenti ritirate nei passi di montagna vorrei porre delle questioni a tutti i lettori del forum

ci vuole un piccolo incipit però, il problema è il seguente:
il Corpo Forestale dello Stato ha istituito da tempo un reparto per il controllo delle strade in prossimità dei passi, giustificando l'operato con il fatto che le strade si trovano all'interno di boschi e che quindi è compito loro il controllo delle infrazioni.

dopo questo piccolo riassunto credo che tutti abbiate letto o sentito al telegiornale le notizie delle patenti ritirate ai centauri durante i fine settimana di questa torrida estate, bene le mie domande sono molteplici e sicuramente daranno adito a polemiche, ma voglio provare a costruire un dialogo serio partendo da alcune provocazioni....

il modus operandi del CFS è il seguente, macchina civetta dotata di telecamera ad alta definizione che circola per i passi a 30/35 km/h pattuglia in cima al passo che aspetta e ogni tanto velox tra i cespugli o elicottero, l'ignaro motociclista sorpassa la vettura pensando al solito pensionato in ferie e si trova qualche km dopo con un bel verbale per guida pericolosa o sorpasso in striscia continua, solitamente c'è il ritiro della patente e una bella multa, ora viene il dunque....
- dove si trovano questi tutori della legge quando i bilici tagliano le curve perché non riescono a girare?
- dove sono quando gli stessi bilici perdono gasolio sull'asfalto mettendo in pericolo tutti e con tutti intendo auto, moto e bici?
- perché le bici possono fare quello che vogliono, soprattutto in discesa, e nessuno dice niente?
queste sono solo alcune delle domande che mi sono venute in mente ma per avvalorare il mio discorso riprendo  un articolo pubblicato qualche tempo fa da un giornalista di arezzonotizie, leggete bene i commenti oltre all'articolo sono quasi più costruttivi!
http://www.arezzonotizie.it/blog/aretino-turista-ad-arezzo/item/86066-la-forestale-disbosca-la-foresta-italia (http://www.arezzonotizie.it/blog/aretino-turista-ad-arezzo/item/86066-la-forestale-disbosca-la-foresta-italia)
Titolo: Re:Piccolo sfogo di un quasi motociclista
Inserito da: CousinJerry - 05/09/2012, 20:24:29
ecco la risposta del Parco e del CFS:

http://www.arezzonotizie.it/home/dalle-vallate/casentino/item/86360-cartelli-anti-parco-ascoltate-i-cervi-non-i-residenti-la-forestale-ci-attaccano-incendiari-motociclisti-e-stampa (http://www.arezzonotizie.it/home/dalle-vallate/casentino/item/86360-cartelli-anti-parco-ascoltate-i-cervi-non-i-residenti-la-forestale-ci-attaccano-incendiari-motociclisti-e-stampa)

Citazione
Recentemente sono apparsi sulla stampa locale attacchi frontali al Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi. Prima la comparsa di cartelli in località Campigna con l'equazione "Parco=degrado" o "Referendum fuori dal Parco, ascoltate i cervi e i residenti no" - cartelli prontamente scomparsi ma ripresi da qualcuno che si è sbrigato a farli circolare su internet - poi articoli in cui si accusava Parco e Corpo Forestale dello Stato di imporre divieti e multe assurde.

Quali sarebbero questi "divieti assurdi"? il Cfs sta svolgendo, con grande professionalità e apprezzamento dell'Ente, un'operazione di sicurezza stradale voluta dalle Prefetture sulle strade del Parco Nazionale, che sono state teatro di gravissimi incidenti motociclistici, alcuni mortali, causati dal mancato rispetto delle basilari regole del Codice della Strada, ma anche di quelle del vivere civile.
E qui ci sembra giusto sottolineare la differenza fa i motociclisti veri (cioè quelli che si godono profumi e paesaggi passeggiando "al minimo" per le nostre splendide valli e paesi; questi sono assolutamente i benvenuti nel Parco) e i "delinquenti su 2 ruote" (che pensano alla vita propria e a quella degli altri come a un valore "zero"; di questi facciamo volentieri a meno).

I controlli non hanno alcuno scopo di "fare cassa", come viene demagogicamente sostenuto, poiché i proventi delle contravvenzioni vanno nelle casse dello Stato, certo non in quelle del Parco Nazionale. Il Corpo Forestale si chiama "dello Stato" perché vigila sul rispetto di tutte le norme dello Stato italiano (stradali e non) a tutela della intera collettività; cioè i diritti di tutti, contro gli abusi di qualcuno!
C'è "volontà vessatoria" nel far rispettare le più semplici ed elementari regole del vivere civile? O forse è preferibile che i privilegi, gli abusi e gli interessi privatistici di qualcuno prevarichino i diritti di tutta la collettività?

I Parchi Nazionali tutelano un bene pubblico - quale è l'Ambiente - prima di tutto per i nostri figli, ovvero il nostro presente e il nostro futuro. Bene pubblico significa "bene di tutti!" e tutti hanno il diritto di goderne e beneficiarne in ugual modo, per questo il mancato rispetto delle regole viene sanzionato: semplice e normale convivenza civile, propria di una comunità evoluta.

Negli articoli e cartelli si fa riferimento a divieti (caccia, funghi, etc.) e mancate autorizzazioni urbanistiche di interventi sul territorio; queste citazioni hanno sempre un denominatore comune: l'interesse (anche economico) privatistico di pochi a discapito di tutta la collettività.
Infine, domande dal retrogusto razzista come "dove erano i Forestali quando i Rom razziavano le nostre case?" oppure l' invito a controllare gli incendi piuttosto che i motociclisti (apparso sul Web), fanno (maliziosamente?) pensare che tra i fabbricanti di cartelli, gli incendiari dolosi e alcune voci sulla stampa ci sia quantomeno una .......vaga sintonia!
Qualcuno ha detto che "a pensar male si fa peccato ma di solito ci si azzecca!"

Su questo quadro poco edificante abbiamo voluto raccogliere anche una dichiarazione del Comandante del nostro Coordinamento Territoriale per l'Ambiente, Dr Claudio D'Amico: "Ogni opinione va rispettata e non è certo la prima volta che ci capita di ricevere delle critiche. Non voglio entrare in polemica con nessuno e prendo atto delle osservazioni espresse. Al tempo stesso registro molti ed autorevoli apprezzamenti per il lavoro che svolgiamo, sia dalle autorità istituzionali, sia da semplici cittadini, che spesso non hanno modo di apparire sui media. La tutela della natura sta nel nostro DNA ed è il compito istituzionale che lo Stato ci ha affidato nei parchi e nelle aree protette. Oltre a questo la legge ci richiede di concorrere alla sicurezza pubblica ed in particolare nelle aree rurali e montane ed a difesa dell'ambiente. Non dico niente di nuovo, ma tutto il nostro impegno sta nel perseguimento di questi obbiettivi. Che si tratti di fauna, incendi, rifiuti o sicurezza sulle strade di montagna, il Corpo Forestale dello Stato è impegnato tutti i giorni, con onestà intellettuale e buona volontà. Il nostro scopo non è di raccogliere consenso, ma dimostrarci utili nel sistema di sicurezza del Paese, facendo valere le nostre specificità, cioè a dire lavorando sulle materie e negli ambiti che sono propri alla nostra organizzazione"

e questa la risposta di un utente del sito sul quale è stato pubblicato il comunicato
Citazione da: fabiob
Defender life: operazione vittimismo.
Sinceramente credo sia abominevole quello che è stato scritto e pubblicato, anche se spiega in modo inequivocabile il pensiero che muove gli agenti del corpo forestale.

"E qui ci sembra giusto sottolineare la differenza fa i motociclisti veri (cioè quelli che si godono profumi e paesaggi passeggiando "al minimo" per le nostre splendide valli e paesi; questi sono assolutamente i benvenuti nel Parco) e i "delinquenti su 2 ruote" (che pensano alla vita propria e a quella degli altri come a un valore "zero"; di questi facciamo volentieri a meno)."

Visto che i motociclisti vengono fermati tutti indistintamente e subiscono tutti un trattamento da criminale, la colpevolezza é data a priori, e lo scopo degli agenti è solo scovarla, a costo di tenerli fermi anche 30 o 40 minuti, direi che questa differenza non é tanto chiara, e che il pregiudizio la fa da padrone.
Il termine "delinquente a 2 ruote" viene usato indistintamente sia per un catarifrangente mancate sia per un taglio di carreggiata.

"C'è "volontà vessatoria" nel far rispettare le più semplici ed elementari regole del vivere civile? O forse è preferibile che i privilegi, gli abusi e gli interessi privatistici di qualcuno prevarichino i diritti di tutta la collettività?"

No non c'è volontà vessatoria nel far rispettare le più semplici ed elementari regole del vivere civile, ma c'è "volontà vessatoria" nel COME si fanno rispettare le più semplici regole del vivere civile. Se il sistema é quello utilizzato con telecamere nascoste, telelaser imboscati, auto civetta che viaggiano volutamente piano per indurre i motociclisti a trasgredire, elicotteri, perquisizioni, e chi più ne ha più ne metta, allora si che il discorso prende un tono diverso.

"Il Corpo Forestale si chiama "dello Stato" perché vigila sul rispetto di tutte le norme dello Stato italiano"

Il corpo Forestale dello Stato si chiama anche Forestale, quindi se qualcuno solleva il dubbio che mentre la Toscana brucia in diversi punti il corpo Forestale sia fermo dalle ore 9 alle ore 18 su per il passo della Calla a fermare i motociclisti non credo sia colluso in qualche modo con chi appicca gli incendi, questa affermazione é GRAVISSIMA. Forse pecco di ingenuità ma leggere attraverso le testate giornalistiche che i Carabinieri si sono adoperati per mettere in salvo le persone e poi dopo arrestare i piromani mentre forestali danno la caccia alle moto, mi fa pensare che forse le forze dell'ordine abbiano bisogno di una vera riorganizzazione e che vengano definiti in maniera corretta i ruoli di ogni corpo, in modo tale che ognuno possa svolgere veramente il compito per cui il cittadino tramite le tasse li paga.

"Infine, domande dal retrogusto razzista come "dove erano i Forestali quando i Rom razziavano le nostre case?" oppure l' invito a controllare gli incendi piuttosto che i motociclisti (apparso sul Web), fanno (maliziosamente?) pensare che tra i fabbricanti di cartelli, gli incendiari dolosi e alcune voci sulla stampa ci sia quantomeno una .......vaga sintonia!
Qualcuno ha detto che "a pensar male si fa peccato ma di solito ci si azzecca!"

Chiunque abbia scritto questo pezzo dovrebbe solo provare vergogna per le allusioni che ha fatto!!!

Uno degli ultimi interventi della forestale, come sempre pubblicizzato a mezzo stampa riporta di ben 496 moto fermate e 38 patenti ritirate per il passo del Muraglione, per far questo ovviamente sono stati impiegati uomini in assetto da guerra civile, macchine, gazebo, telecamere e quant'altro, pronti per affrontare l'ondata di di "delinquenti su 2 ruote" ma a conti fatti i delinquenti sono all'incirca 8%
Se venissero fermate le auto e spulciate con la stessa minuzia e solerzia, su un campione di 500 automobilisti, quanti sarebbero i "delinquenti a 4 ruote" che viaggiano con cellulari in mano, senza cinture, senza revisione, con gomme liscie, che non mettono la freccia e via dicendo? Basta con lo stereotipo del motociclista che é un criminale solo perché la moto fa più rumore e accelera più forte di una macchina!

Sarebbe veramente interessante poter avere un amichevole scambio di opinioni con il Dr D'Amico su quello che sta avvenendo, tenendo conto peró che l'anno scorso pubblicó un toccante articolo in cui cercó di strumentalizzare la morte di un motociclista avvenuta su un passo montano, per giustificare l'operato dei suoi uomini,quindi credo sia improbabile trovare punti di incontro.

"I Parchi Nazionali tutelano un bene pubblico - quale è l'Ambiente - prima di tutto per i nostri figli, ovvero il nostro presente e il nostro futuro. Bene pubblico significa "bene di tutti!" e tutti hanno il diritto di goderne e beneficiarne in ugual modo."

A questo trafiletto manca solo "la pace nel mondo" e poi é perfetto per una miss Italia della forestale!!