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Non solo Casentino => Off Topics => Topic aperto da: AleXit - 11/12/2012, 01:31:56
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Molti di voi hanno addobbato l’albero di Natale, o lo faranno nei prossimi giorni. La questione è così vecchia da sembrare banale, ma in realtà non lo è: meglio l’albero di plastica o l’abete “vero” ?
Lungi da me passare per l’ecologista di turno, qui si tratta di buon senso. Spesso sento dire che “l’albero di plastica è ECOLOGICO” e “lasciate le povere pianticelle nei boschi“. Niente di più sbagliato. Ci avete mai riflettuto veramente?
Come può un oggetto di plastica, derivato dal petrolio e assolutamente non biodegradabile essere ecologico? È un ossimoro !
Inoltre forse in pochi sanno che gli abeti di natale che troviamo nei negozi e supermercati sono piante da vivaio che vengono appositamente coltivate per la vendita. NON vengono assolutamente prese nei boschi! Anzi, le aziende agricole che coltivano i terreni evitano l’abbandono di molte zone montane e l’incuria del suolo, che potrebbe provocare conseguenze ben peggiori (frane, smottamenti, ecc.).
Quelle piante esistono solo perché coltivate per essere vendute. Esattamente come un geranio, una petunia, una rosa.
Non c’è niente di più ecologico del rispettare la Natura coltivando opportunamente un territorio.
Inoltre alcuni studi (http://www.armedapiante.it/abete-naturale.html) hanno evidenziato che nel ciclo di vita di una pianta (5-6 anni) viene assorbita naturalmente più CO2 di quanta sia emessa in atmosfera per la loro coltivazione. E che invece per fare un albero di natale finto medio di 10 kg occorrono 20kg di petrolio e 23kg di CO2 emessa nell’atmosfera. Pensateci.
Ultimo motivo, ma non meno importante per me, è che la Toscana (ed il Casentino in particolare) è uno dei maggiori produttori di abeti a livello nazionale. Qui tantissime aziende rispettando il territorio fanno di questa coltivazione il loro sostentamento, tra mille difficoltà (tra cui la recente siccità (http://firenze.repubblica.it/cronaca/2012/10/31/news/secchi_gli_abeti_in_casentino_e_allarme_per_l_albero_di_natale-45662813/))
E poi, volete mettere il profumo e la magia di un vero albero rispetto al plasticotto perfetto e senz’anima? Sicuramente può richiedere qualche accortezza in più in casa, ma ne varrà sicuramente la pena! (e se lo trattate bene lo potrete anche ripiantare a gennaio…).
Riflettete su questo mio consiglio… e buon albero a tutti!
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concordo con te Alex, tutti sti finti ecologisti convinti che rispettare la natura sia non ledere alcune categorie di cose mi fanno ridere, comprano alberelli finti fatti in cina e poi dicono di aver salvato il mondo... se la coltivazione è rispettosa dell'ambiente nulla impedisce di acquistare un abete vero
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concordo anch'io con alex, c'e una parte di ecologisti cittadini che purtroppo non conosce bene quella natura che vorrebbe proteggere. io fra le due opzioni ho scelto la terza, il nostro albero di natale e' un ginepro che vive nel nostro giardino. sul piantare gli abeti se sopravvivono alle feste condivido il pensiero di un mio prof,dipende da dove si pianta...in linea di massima meglio evitare, in un bosco potremmo "inquinare" il patrimonio genetico locale, in un giardino potrebbe essere un ufo anche piuttosto ingombrante, da adulto.
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VANTAGGI dell'ALBERO di PLASTICA:
lo puoi riusare da anno ad anno e non é usa e getta
non perde aghi di pino, il che implica che non devi quotidianamente raccoglierli (e spt se hai un gatto dispettoso, la quantità di aghi caduta moltiplica)
SVANTAGGI
é finto. E già di per sé stride con l'autenticità del Natale.
Soluzione? Non farlo per nulla... Anche se tutti gli anni mi ripropongo di attuarla poi finisce che sono l'unica a comprare qualcosa di natalizio anche fuori casa in mezzo a un branco selvaggio di coinquilini Grinch!
Io so che la Coldiretti ha lanciato anche un appello di comprare abeti toscani http://www.intoscana.it/intoscana2/opencms/intoscana/sito-intoscana/Contenuti_intoscana/Canali/News/visualizza_asset.html?id=1172937 (toscana patria delle bestemmie e degli abeti :-D)
E ho trovato anche i 10 comandamenti dell'albero:
1) Acquistare l’abete qualche giorno prima, in modo che possa adattarsi al meglio all’ambiente domestico;
2) prima di acquistare l’albero, è bene decidere prima il posto ideale in cui metterlo, prendendo bene le misure;
3) se ci rivolgiamo ad un vivaio non pretendiamo l’albero perfetto, è inutile che cerchiamo un albero senza difetti e con rami della stessa lunghezza. Non esiste!
4) l’abete perde aghi e il fatto che succeda non significa che sia vecchio;
5) una volta portato a casa, è bene sistemare l’albero in un luogo luminoso, fresco e possibilmente lontano da fonti di calore;
6) cerchiamo di addobbarlo a ridosso del 24 dicembre ed evitiamo di appesantirlo troppo, rischieremmo di rompere i rami;
7) teniamo presente che l’abete è una pianta viva, che ha bisogno di respirare: non usiamo la neve spray!
8) poiché si parla di una pianta viva, manteniamo la terra umida, aiutandoci con un nebulizzatore, ma solo se non abbiamo messo le luci colorate;
9) una volta finite le feste, mettiamolo su un balcone o piantiamolo in giardino;
10) in alternativa, se non possiamo più tenerlo, doniamolo ai centri di raccolta indicati dai vivaisti, dai Comuni o dal Corpo forestale dello stato
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Anch'io sono per l'abete vero, sia per il profumo che sprigiona, sia perché è ecologico. Ikea lo scorso anno (non so se anche questo lo ha riproposto) ha fatto una campagna interessante: compravi da loro l'abete vero e se glielo riportavi entro pochi giorni dopo la Befana (di preciso non ricordo quando) ti restituivano il prezzo dell'abete come buono spesa e, in più, ripiantavano un nuovo abete nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Falterona e Campigna.
Vorrei, però, anche evitare allarmismi circa l'albero di plastica: per quanto il processo di creazione sia inquinante, non è vero che non possa essere riciclato, probabilmente molti abeti artificiali sono fatti di materiali riciclabili (molte materie plastiche si riciclano, per quanto il processo di riciclaggio non sia esente da inquinamento) e, in ogni caso, lo stesso albero può durare per anni e anni, quindi non c'è necessità di riciclaggio, né può essere considerato un rifiuto da smaltire.
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Io sono per quello vero! Anche solo per il profumo! Tra l'altro ogni anno dopo le feste provvediamo a piantare suddetto albero in giardino e devo dire che quasi tutti sono vivi e vegeti! Parecchi poi comprano abeti bianchi o colorati che risultano ancora più finti e a me proprio nn piacciono!
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Anch'io sono per l'abete vero, sia per il profumo che sprigiona, sia perché è ecologico. Ikea lo scorso anno (non so se anche questo lo ha riproposto) ha fatto una campagna interessante: compravi da loro l'abete vero e se glielo riportavi entro pochi giorni dopo la Befana (di preciso non ricordo quando) ti restituivano il prezzo dell'abete come buono spesa e, in più, ripiantavano un nuovo abete nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Falterona e Campigna.
Son tornati a come hanno sempre fatto, danno un buono acquisto pari al costo dell'albero ma senza ripiantamenti.
I miei hanno preso l'albero vero per due anni, appena sposati, poi per la disperazione causata dal ritrovamento di aghetti ovunque hanno optato per l'albero finto...comprato nel 1974, usato fino al 2007, rincollando ogni anno le cimette che si staccavano, sostenendo con il fil di ferro quelle rotte...a casa nostra il criterio dell'usa e getta non ha molto successo. E' stato sostituito perché effettivamente non ne poteva più...e quello nuovo, far l'altro molto più gradevole come imitazione dell'abete, suppongo farà parte dell'eredità, visti i precedenti... :-)