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Non solo Casentino => Off Topics => Topic aperto da: laprosivendola - 27/11/2011, 17:49:00

Titolo: Why organic food?
Inserito da: laprosivendola - 27/11/2011, 17:49:00
Visto e considerato che il tema dell'agricoltura biologica é molto attuale e interessa alcuni membri del forum e magari anche i nostra cari affezionati e silenziosi "lurkers"
ho deciso di aprire un topic sull'argomento...
Questa volta non dirò subito la mia, ma lascerò spazio agli altri...
Vi consiglio solo di vedere questo brevissimo video...
The 13 Most Toxic Foods! (http://www.youtube.com/watch?v=lVu53QXs_W0#ws)
Titolo: Re:Why organic food?
Inserito da: laprosivendola - 27/11/2011, 21:24:37
Mi sono dimenticata una precisazione importante...
mi dispiace farvi cadere dalle nuvole.... spt mi dispiace per coloro che vanno alla coop e prendono una conserva bio o uno yoghurt bio, pagando questi prodotti un po' di più rispetto a quelli convenzionali, credendo di essersi messi al riparo dagli OGM...
NIENTE AFFATTO...

Infatti la normativa in vigore dal 2009 prevede che
  un alimento possa ancora chiamarsi biologico ed essere considerato e venduto come tale, pur in presenza di una contaminazione fino allo 0,9% di Ogm

non sto a dire che tutto ciò è palesemente in contrasto con le origini e la nascita dell'agricoltura biologica e i valori etici e ambientali, ancor prima di quelli commerciali, che ne stanno alla base...

Siete un po' caduti dalle nuvole o ne eravate al corrente??
Titolo: Re:Why organic food?
Inserito da: CousinJerry - 06/12/2011, 20:31:04
Prosi siamo tutti vittime della Monsanto.......
Titolo: Re:Why organic food?
Inserito da: IlaIla - 13/12/2011, 22:18:30
Sul video non posso commentare, visto che è in inglese  :tsk:senza sottotitoli in italiano e io aboRRRo l'inglese. Se ho un testo scritto in inglese ce la posso fare (lanciando una serie di moccoli) ma non riesco a seguire una che ragiona in un video...e non è che non sia in grado di impararlo, ma mi risulta proprio indigesto doverlo imparare per forza perché lo usano tutti. Rimpiango tutt'ora l'epoca in cui la lingua internazionale (della diplomazia) era il francese.

Chiusa la premessa OT, sul fatto che il marchio bio non metta al riparo dagli OGM se ne è parlato all'epoca in cui è stata approvata la legge relativa; in teoria si tratta di non inficiare il valore del marchio biologico nel caso ci fosse una contaminazione accidentale, non escludibile a priori. Io posso fare tutto al meglio secondo i criteri dell'agricoltura biologica per fare mais biologico, ma se il mio vicino semina mais OGM è altamente probabile che si ritrovino tracce di OGM anche nel mio. C'è tutta una questione sulla compresenza di colture ogm/non ogm, se interessa posso recuperare qualche articolo.  :)
Titolo: Re:Why organic food?
Inserito da: laprosivendola - 14/12/2011, 00:51:51
da un certo punto di vista riesco perfettamente a comprendere che ci debba essere un margine di tolleranza dovuto al fatto che se il vicino usa pesticidi, ogm e fertilizzanti chimici è logico che potrebbe esserci un piccola contaminazione dei campi e delle coltivazioni nei dintorni..
solo che anche se si tratta di una piccola percentuale, é comunque in aperto contrasto contro i principi del biologico...

secondo me dovrebbero introdurre, o forse già esistono e io non ne sono al corrente, parametri per le certificazione biologiche che riguardano anche la distanza da altre coltivazioni ogm o che fanno uso di prodotti chimici...

Io sono parecchio interessata!!
Titolo: Re:Why organic food?
Inserito da: laprosivendola - 02/01/2012, 01:52:47
La IlaIla si é scordata degli aggiornamenti :-(
Comunque io sono una persona tollerante e posso capire che con l'impollinazione incrociata e gli animaletti che svolazzano da una campo all'altro, non si può escludere una contaminazione fra OGM e biologico... Tuttavia non va bene uguale....
La tolleranza ripeto deve essere zero e anzi, chi con le sue cavolo di sementi geneticamente modificate contamina quelle bio (facendole perdere di valore commerciale e di valore intrinseco) dovrebbe essere multato!

Funziona sempre così: si fanno le leggi a svantaggio dei piccoli produttori e a beneficio delle multinazionali.

Praticamente chi te lo fa fare di coltivare in maniera naturale, combattendo tutti i giorni contro gli organismi infestanti e facendo da infermiere alle piante che sono peggio dei bambini piccini e possono prendere centomila malattie diverse se tanto, anche se in piccolissima parte, il tuo lavoro viene vanificato da questa soglia di tollerenza alla presenza OGM??

Chi coltiva OGM non c'ha tutti questi problemi che il raccolto vada male, ha dei semi che, essendo stati geneticamente modificati, sono più immortali di Highlander e dura meno fatica e corre meno rischi... diciamo che chi produce prodotti OGM ama vincere facile!!
Tra bio e OGM c'è la stessa differenza che c'è tra la pizza di Dino e la Catarì!

Quindi ricordiamoci bene che concedere una soglia di tolleranza per la presenza di OGM nei prodotti organici non é una concessione fatta ai coltivatori biologici, ma un modo per parare il culo alle multinazionali e renderle esenti da multe!!
Titolo: Re:Why organic food?
Inserito da: laprosivendola - 02/01/2012, 19:18:07
Prosi siamo tutti vittime della Monsanto.......

CJ ti adoro quando dimostri di essere informato!! :-D Il casentinese più onniscente che conosca!! (eccetto clamorosi epic fail nella lingua inglese :-D)
Comunque senti questa: la Monsanto durante la guerra del Vietnam era una delle maggiori produttrici di Agente arancio per il governo degli Stati Uniti. Ora, per chi non sapesse cos'é l'Agente Arancio, chiarisco subito che non c'entra niente con il conto in banca del medesimo colore... Si tratta di un erbicida che usava l'esercito US in Vietnam per far seccare la rigogliosa vegetazione che faceva da riparo naturale ai Viet-Cong...
E noi ci si dovrebbe fidare che una multinazionale che si é sempre occupato di erbicidi, manipoli geneticamente il nostro cibo??? Manco per idea!!!
Titolo: Re:Why organic food?
Inserito da: IlaIla - 05/01/2012, 21:32:53
La IlaIla si é scordata degli aggiornamenti :-(

No, sono 20 giorni che dico "ora scrivo con calma la risposta così poi la pubblico appena sono connessa". Mancano la connessione, la pubblicazione, la risposta e anche la calma, ma prima o poi scriverò la mia opinione in merito, abbi fede. :)
Titolo: Re:Why organic food?
Inserito da: IlaIla - 24/01/2012, 20:53:00
La prendo un po' larga, vi avviso...

SELEZIONE GENETICA: nata insieme all'agricoltura, qualche millennio fa; si tratta di selezionare le piante che producono di più, o che fanno i frutti più buoni, o che li fanno più belli, o che sono resistenti alle malattie. Difficilmente si trovano queste caratteristiche tutte insieme. Fino a qualche anno fa si trattava di avere molta pazienza, ibridare piante della stessa specie ma di razze diverse o al massimo di specie affini, aspettare che facessero i frutti, valutarle...
OGM: invece che sperare nei risultati della roulette della ricombinazione genetica naturale si va ad agire direttamente sul DNA, facendo un copia-incolla peraltro un po' maldestro, (il DNA si inserisce in modo totalmente casuale influenzando anche caratteristiche che non c'entrano nulla con il progetto inziale) per ottenere la super pianta che ha tutte le caratteristiche che vogliamo. La tecnica può essere accettabile (con alcuni distinguo) se si applica alla selezione suddetta per velocizzarla, può causare grossi problemi quando si salta il confine di specie. Quanto sia utile e utilizzabile quello che salta fuori è tutto da dimostrare.
LE PIANTE TRANSGENICHE SUL MERCATO: attualmente le piante transgeniche coltivate sono quattro: soia, colza, cotone e mais, e in tutte queste sono solo di due tipi i geni inseriti: uno dà la resistenza a uno degli erbicidi più diffusi, l'altro ad alcuni insetti. Per la maggior parte queste piante vengono usate per l'alimentazione degli animali.
RISCHI: Non sono stati effettuati test di lungo periodo; ogni OGM andrebbe testato singolarmente per gli effetti sull'ambiente e su chi se ne ciba, la realtà è che facciamo un po' tutti allegramente da cavie.
Rischi riscontrati:

La barzelletta che gli OGM risolveranno la fame nel mondo:
Non è vero che le colture OGM sono più resistenti delle altre, producono di più se inserite in un sistema che prevede irrigazione, concimi chimici, diserbanti chimici, lavorazioni meccanizzate..Il sud del mondo non ha i soldi né per le macchine, né per la chimica né per le sementi OGM che vanno riacquistate tutti gli anni. Rimettere in sesto l'agricoltura locale e tradizionale, abbandonata per far posto alle coltivazioni dei “generi coloniali” forse darebbe qualche chanche in più...

Principio di precauzione: è meglio essere cauti, ritardando una tecnologia utile, piuttosto che farvorirne una pericolosa e non controllabile. A livello politico, da anni chi fa gli interessi dei produttori di OGM cerca di imporli nonostante consumatori e singoli stati o regioni non ne vogliano sapere niente...L'UE aveva lasciato liberi gli Stati Membri di decidere cosa fare, in Italia l'ex ministro Galan avrebbe voluto imporre la coesistenza ma le Regioni si sono impuntate per vietare del tutto la coltivazione in nome del principio di precauzione. Purtroppo ci sono stati episodi di semine illegali, in Friuli nel 2010; in nome della libertà di farsi del male, suppongo. La questione resta aperta, in bilico fra le pressioni esterne e la resistenza basata su cavilli legislativi.

L'Unione Europea ritiene la contaminazione inevitabile, per la diffusione incontrollabile di semi e pollini. Per tale ragione ha previsto una soglia di contaminazione dello 0,9 % in tutti i prodotti alimentari in circolazione, e quelli biologici non fanno eccezione. Non c'è distanza di sicurezza che tenga, pollini e semi sfuggono in ogni caso e percorrono distanze elevatissime. Di conseguenza, l'unica soluzione è non coltivare OGM, soprattutto in un paese come il nostro dove resiste un'agricoltura di qualità che sarebbe irrimediabilmente compromessa.

Nell'ambito dei controlli del biologico vengono fatte analisi sui residui di pesticidi e di OGM, anche dovuti da contaminazioni accidentali, e il ritrovamento può far sospendere la certificazione del prodotto o dell'intera azienda.
In pratica chi coltiva OGM fa un po' quello che gli pare, le conseguenze le pagano tutti gli altri.

(La maggior parte di queste informazioni le ho prese dall'opuscolo "OGM Minaccia o risorsa?" diffuso da Naturasì, integrandole con altre.)
Titolo: Re:Why organic food?
Inserito da: laprosivendola - 24/01/2012, 21:13:52
Grande IlaIla...mi prendo un po' di tempo per leggere e un po' per metabolizzare una possibile risposta...e poi riprendiamo con la discussione!!
Titolo: Re:Why organic food?
Inserito da: laprosivendola - 25/01/2012, 07:14:08
Partendo dal presupposto che non so se darei ai miei figli cibi OGM (non sono sicura neanche di essere disposta a darli al mio gatto) penso che non tutto il male viene per nuocere e sono favorevole allo sviluppo di un'ingegneria genetica che velocizzi e dia una spintina alla selezione naturale, senza diventare troppo invasiva e senza sostituirsi a Madre natura.

Le varietà resistenti agli erbicidi, pur non costituendo un vantaggio per gli agricoltori biologici che tanto gli erbicidi non li possono usare e neanche per i Paesi in via di sviluppo o del Terzo Mondo che dir si voglia (non hanno soldi per gli erbicidi quindi state tranquilli che non li spruzzano!), possono dare benefici all'agricoltura tradizionale e all'ambiente... Infatti da quando ci sono queste varietà, parlo soprattutto dell'America e in particolare della California, é diminuita la quantità di erbicidi usati e si sono potute adottare, almeno per la soia, tecniche di lavorazione che non provocano l'erosione massiccia del terreno e non prevedono l'impiego di macchinari (e ciò significa meno emissioni di carburanti, meno emissioni di gas responsabili dell'effetto serra.)

OGM sì o OGM no? Direi che la verità sta nel mezzo... di per sé nulla é nocivo, é l'uso che si fa delle cose ad essere sbagliato e a portare spiacevoli conseguenze...

Comunque é assurdo che per agricoltura tradizionale si intenda quella che fa uso di pesticidi e robaccia chimica e l'agricoltura biologica ( che ci siamo inventati noi, perché all'inizio era tutta biologica) sia concepita come una nicchia, una branchia straordinaria dell'agricoltura "normale"...ASSURDO!!
Titolo: Re:Why organic food?
Inserito da: IlaIla - 30/01/2012, 20:49:20
Io credo che sia necessario andarci molto piano. Basta introdurre accidentalmente una specie non prevista in un ambiente per creare danni irreparabili a un'ecosistema, figuriamoci a introdurne una che prima non esisteva in natura.
Il bilancio fra vantaggi e svantaggi dell'uso degli OGM in agricoltura pende parecchio dalla parte degli svantaggi...
Secondo me l'ingegneria genetica è la soluzione più complicata, costosa e pericolosa per un problema semplice.

Che l'uso di erbicidi diminuisca coltivando una varietà resistente all'erbicida è una contraddizione in termini: piuttosto, anziché usarne due - tre tipi diversi per colpire i vari tipi di erbacce ai diversi stadi della coltura, facendo attenzione a non danneggiarla, posso andare tranquillo con dosi massicce di glifosate (casualmente prodotto e venduto dalla stessa multinazionale) che è un erbicida totale, fa seccare qualunque cosa, tranne la mia coltura resistente. Passato l'effetto della spruzzata di erbicida, le erbacce ricrescono; dopo un po' di tempo, ripasso di nuovo con lo stesso erbicida di cui sopra. E continuo per i mesi necessari per arrivare alla raccolta. Come faccio a darne meno di prima?
Pochi anni dopo, ripeto la coltura e mi trovo due o tre erbacce che sopravvivono, si moltiplicano e mi riempiono indisturbate tutto il campo, visto che non hanno concorrenza. E dagli di glifosate, e non muoiono. Vuoi che sia selezione naturale, vuoi che qualche batterio connivente abbia contrabbandato DNA modificato...il presunto vantaggio è andato già a farsi benedire.

Se tutto ciò non bastasse, sappiate che quando frequentavo l'università il glifosate (Roundup) era osannato perché era un erbicida efficace anche contro le erbacce più resistenti e perché in pochi giorni veniva degradato, quindi sembrava che non lasciasse residui pericolosi nell'ambiente.
Lo scorso anno è stato messo al bando dall'UE perchè provoca malformazioni genetiche, cancro e infertilità, come si è visto nelle zone dove se ne è fatto uso massiccio per anni (se volete farvi un'idea, http://www.greenpeace.org/italy/Global/italy/report/2011/ogm/Report_glifosato.pdf (http://www.greenpeace.org/italy/Global/italy/report/2011/ogm/Report_glifosato.pdf))
A questo punto che ce ne facciamo della soia resistente al Roundup, se non possiamo usare il Roundup?

N.B. Di solito si parla di agricoltura "convenzionale", più che "tradizionale"...

Ah, dimenticavo la soluzione semplice: attuare le rotazioni delle colture, estirpare le erbacce meccanicamente, pacciamare, tollerarne la presenza entro certi limiti.
Titolo: Re:Why organic food?
Inserito da: Giovanni81 - 16/02/2012, 05:37:05
coltivare  con il metodo biologico oggi giorno è impossibile,non esiste il biologico al 100% perchè non esiste un posto in questa terra che sia anche solo minimamente salvo da una qualche contaminazione,infatti le pioggie trasportano i veleni prodotti dall uomo in qualsiasi  angolo del pianeta,quindi uno puo anche fare un orto sull altopiano dell himalaya e non sarà mai bio al 100%.
Comunque un alimento impestato allo 0,1% è sempre meglio di uno al !0%,e quindi vengono concessi dei limiti di tolleranza.
la cosa piu brutta secondo me è che le multinazionali si stanno appropriando di uno dei beni piu preziosi e piu fondamentali che la natura ci ha regalato:cosi dopo l 'acqua privatizzata(N.A. è in mano a una multi francese)presto anche i semi delle specie vegetali saranno monopolizzati e brevettati,questo vuol dire che i semi dei pomodori che pianterai nell orto proverranno da varietà ibride(quindi non puoi riprodurre la pianta dal seme di un pomodoro,come facevano i contadini una volta perchè il seme sarà sterile,e se ti beccano a riprodurre una pianta da te magari salvata  per loro sei un criminale e magari ti mettono anche dentro).
noi non ci rendiami mica conto di queste cose..... 
Titolo: Re:Why organic food?
Inserito da: IlaIla - 17/02/2012, 22:13:07
Bah, io pensavo di essermi trasferita in un luogo meno inquinato e poi ho scoperto di avere un inceneritore vicino casa (l'inceneritore abusivo si chiama Dino, ha 88 anni e brucia laqualunque nel camino, nonostante le proteste di figli e vicini) (l'ultima volta è stato avvistato mentre bruciava la tanica di plastica della candeggina).
(sì, è lo stesso che voleva bruciare nel camino anche il censimento...)

Riguardo ai semi: ero rimasta all'istituzione del registro delle sementi rare, per consentire appunto lo scambio delle varietà depennate o mai registrate all'ENSE...però non ne ho più saputo nulla. Novità?