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In Casentino => La Piazza => Topic aperto da: Doc - 28/10/2011, 05:14:09

Titolo: Che ne sarà di noi
Inserito da: Doc - 28/10/2011, 05:14:09
Non abbiamo mai parlato di politica in questo forum, e questo è un bene.
Però non possiamo girarci dall'altra parte quando accade qualcosa accanto a casa nostra. Sto parlando delle proposte e delle polemiche che girano intorno alla riorganizzazione della struttura amministrativa del casentino.
In parole povere comune unico, unione dei comuni, accorpamenti o fusioni... e tutto quello che i politici e politicanti locali hanno in mente per il futuro del casentino.
Noto che purtroppo la piaga nazionale del confronto-scontro tra le parti, della cultura dell'insulto e del muro contro muro ha attecchito anche qui.
Aria fritta che gira scritta un po' ovunque, pochi confronti costruttivi e personaggi in attesa di una ascesa al "potere" sono una costante nei "giornali" casentinesi.
Quanta conoscenza avete delle realtà amministrative locali? Quanto ve ne interessate? Vi siete fatti delle idee su cosa potrebbe essere meglio per lo sviluppo della nostra valle?
Titolo: Che ne sarà di noi
Inserito da: CousinJerry - 28/10/2011, 06:07:19
Problema spinosissimo...
Io ho un personalissimo pensiero anche se esprimerlo mi costa molta fatica.
Mettiamola così, il comune unico lo ritengo inapplicabile per molti motivi, che eventualmente tratterò poi, l'unione dei comuni la vedo come valida alternativa, anche se l'argomento é stato sviscerato da tutte le testate giornalistiche che si occupano della nostra valle, quello che purtroppo noto é che la politica e il politichese hanno fatto disinnamorare la gente della "res publica", fin quando non ci riapproprieremo della capacità critica nei confronti della classe politica non otterremo mai niente, se poi qualcuno argomenterà la propria idea risponderò molto volentieri.
Titolo: Re:Che ne sarà di noi
Inserito da: IMaligno - 28/10/2011, 16:54:23
Io sono onesto..
Non mi sono mai informato troppo delle questioni burocratiche e/o politiche della nostra vallata e questo mi dispiace perché ci tengo al casentino..
Tralasciando momentaneamente le questioni più spigolose, comune unico/non comune unico e vari, quello che mi fa incazzare abbastanza è il campanilismo che vive soprattutto nei giovani manco fossero vecchietti con un piede nella fossa..
Io sono pratovecchino ma da quando ho 14 anni esco sempre ed esclusivamente a stia.. ora ne ho quasi 27 e sento sempre i soliti discorsi da parte dello stiani, ma convinti poi.. I muro alla stazione, i pratovecchini sono ebrei, meglio soli che con loro ecc ecc..
ovviamente dico la mia che sento a stia, probabilmente a pratovecchio alcuni diranno la stessa ma è una cosa che proprio non concepisco..
Ok per il NON comune unico in casentino anche se, ripeto, sono ignorante in materia e dovremmo studiare i pro e i contro della cosa.
ma pratovecchio e stia veramente sono attaccati come i culo e la camicia oltre ad avere una stazione ferroviaria che si chiama Pratovecchio-Stia, i vigili urbani, i carabinieri, i pompieri, la palestra, le medie e non per ultima la cittadella scolastica (dopo anni e anni di lavori????!!!!!) in comune..
Non so..
Dispiace che il forum sia poco frequentato perché a mio avviso potrebbe essere un buon punto di incontro e di scambio di idee anche su questioni un minimo più serie e che ci riguardano da vicino e soprattutto che vanno ad incidere sul NOSTRO futuro..
Anche sul futuro di chi legge le conversazioni ma non c'è verso che risponda!!!!!!!
Titolo: Re:Che ne sarà di noi
Inserito da: AleXit - 28/10/2011, 17:12:03
Prima o poi questa discussione doveva uscire fuori, e direi che sia anche l'ora !

Speriamo di riuscire a tirar su un confronto sui temi e le ragioni, piuttosto che su campanilismo e politica.

Il motivo per cui ancora tanti sono indecisi è forse perchè non esiste un luogo adatto e super-partes per informarsi e discutere sulle problematiche che riguardano il futuro del Casentino.

Proviamoci ! ;)
Titolo: Re:Che ne sarà di noi
Inserito da: CousinJerry - 28/10/2011, 19:58:45
ok accettiamo questa sfida.....
il mio punto di vista è questo,
il comune unico ha dai problemi di fondo economici, il fatto di passare da tanti piccoli comuni ad uno più grande porta con se un aumento di stipendio di tutta la giunta, le cifre precise non le ricordo ma i benefit per un comune di circa 6000 persone sono molto più bassi che quelli di un comune da 50000 - 60000, il cavallo di battaglia dei sostenitori è che si ridurrebbero le poltrone.... facendo bene i conti le poltrone ridotte sembrano tante ma quelle che restano costerebbero di più.
facendo il famoso conto della serva, i comuni del casentino sono 13? o forse 11 escludendo Capolona e Subbiano?
beh mettiamo 11, in quanto sia Subbiano che Capolona hanno fermamente affermato di non sentirsi parte del Casentino. Già qui quindi andrebbero riviste le oltre 5000 firme depositate escludendo gli abitanti dei suddetti comuni e quindi andrebbero integrate le mancanti ma questo è un altro discorso.
Allora il conto è questo:
1.   Bibbiena               n°7    amministratori      
2.   Castel Focognano    n°6   amministratori
3.   Castel San Niccolo   n°5   amministratori
4.   Chitignano      n°5   amministratori
5.   Chiusi della Verna   n°3   amministratori
6.   Montemignaio      n°5   amministratori
7.   Ortignano-Raggiolo   n°4   amministratori
8.   Poppi         n°7   amministratori
9.   Pratovecchio      n°5   amministratori
10.   Stia                 n°2   amministratori
11.   Talla                 n°5   amministratori
Totale                  54   amministratori
Con il Comune unico si avrebbero 3 amministratori a comune, almeno questo era quello scritto sullo statuto costitutivo, a ben vedere si risparmierebbero 21 poltrone, ma i costi di quei 33 rimanenti lieviterebbero in funzione del numero di abitanti.
Se riesco a trovare le cifre esatte le riporto in maniera da valutare bene questo aspetto.
Altro grosso cavallo di battaglia dei sostenitori del Comune Unico è quello di ridurre gli impiegati, bene, la riduzione avverrebbe in quanto tempo, visto che non si possono licenziare i dipendenti per accorpamento dei comuni?
Eccoci a quello che mi interessa di più, il rapporto costi benefici, da sempre il Comune ha rappresentato l’avamposto per il territorio, i comuni sono nati per questo, riunire cittadini sotto un organizzazione dettata da amministratori del luogo che ben conoscono il territorio, il Comune Unico rispecchierebbe ancora allo stesso modo la territorialità … tornando sui benefici, un ufficio tecnico unico per il cittadino è conveniente … un anagrafe unica … quali sono i reali benefici se non quelli da parte di un unico sindaco di gestire a proprio piacere cose di cui non conosce le problematiche? (gli eventuali dipendenti fuori sede avrebbero un indennizzo chilometrico)
L’Associazione dei Comuni la vedo più semplice in quanto non modifiche niente di sostanziale ma economizzerebbe sui servizi associandoli, e parlo di tutti i servizi, dalla nettezza urbana al segretario comunale, ed anche l’anagrafe ma mantenendo almeno uno sportello polivalente nei comuni e probabilmente si risolverebbero anche alcune problematiche amministrative rendendo possibile una visione più ampia ma lasciando decidere ai cittadini del comune come organizzarlo, certo andrebbe visto bene come si organizza un associazione dei comuni e quali sono i compiti degli associati, prometto di prepararmi in merito e continuare il mio post….
Titolo: Re:Che ne sarà di noi
Inserito da: IMaligno - 28/10/2011, 20:05:21
Molto interessante..
Almeno comincio a capirci qualcosina..
Grande CousinJerry  :metal:
Titolo: Re:Che ne sarà di noi
Inserito da: AleXit - 28/10/2011, 20:35:45
Ottima analisi CousinJerry! ;)
Titolo: Re:Che ne sarà di noi
Inserito da: Doc - 28/10/2011, 21:04:07
Cousinjerry, hai esposto quello che in parte è anche il mio punto di vista.
Fermo restando che una razionalizzazione dei servizi va fatta, che è inutile avere tanti piccoli comuni indipendenti, credo che la soluzione non possa essere il comune unico.
I forti sostenitori di questo progetto sono i populisti de noantri, secondo me. Non si ha idea spesso di cosa vorrebbe dire l'amministrazione di un comune di 40000 abitanti: tutto l'apparato risulterebbe essere quello di una grande città, con tanti consiglieri e assessori designati da scelte prettamente politiche. Più di quanto non sia già adesso. Inoltre, non so se sapete come funzionano i piccoli comuni, ma adesso, a parte a bibbiena, non esiste la figura del dirigente, ma soltanto quella del responsabile di area, una figura che riceve un indennità per il suo ruolo, ma che il cui stipendio è pochissimo superiore ad un impiegato "classico". Per dirla tutta: un responsabile di un piccolo comune guadagna poco di più di un operaio comunale.
In un grande comune ogni area ha il suo dirigente, che riceve un lauto stipendio e la cui nomina può avvenire anche per ragione politica.
La riduzione degli impiegati è un non-problema: i comuni attualmente (e da diverso tempo) non assumono. Tutti gli incarichi che vengono lasciati da chi va in pensione vengono in linea di massima assegnati agli altri dipendenti. Con un eventuale comune unico non si avrebbero riduzione di personale e neppure di sedi: ogni ex-comune a quel punto avrebbe i suoi uffici distaccati, con la sola differenza che farebbero capo tutti al solito ufficio centrale col relativo responsabile. Non vedo come si potrebbero avere sensibili riduzioni di poltrone (sia come numero che come compenso).
Capitolo territorio e campanilismi:
mi sembra  senza senso pensare di creare uno dei più grandi comuni d'italia come territorio. Non abbiamo gli abitanti del comune di Roma e la sua densità di popolazione.
Facendo due conti una persona che risiede a Montemignaio dovrebbe fare quasi 50km di strada e più di un'ora per arrivare dall'altra parte del comune. Come estensione territoriale sarebbe più vicina a quella di una provincia che a quella di un comune. Non si tratta di campanilismo, ma di buon senso.
Sulla questione di cosa andrebbe fatto in alternativa, ne parleremo  :)

poi c'è il discorso ironico: ma che cazzo c'entra la lega NORD in casentino?
Titolo: Re:Che ne sarà di noi
Inserito da: CousinJerry - 28/10/2011, 21:55:13
quella che allego sotto è la proposta mandata in regione presa integralmente da Casentino2000:

Citazione
Pensiamo che sia opportuno pubblicare la proposta di legge legata al referendum sul Comune Unico. Le firme si possono raccogliere (sui moduli ufficiali timbrati dalla regione Toscana) fino al 2 gennaio 2011 quindi invitiamo tutti i Casentinesi a firmare nei vari gazebo che compariranno nelle piazze dl Casentino. La sfida è cominciata!
Proposta di legg e r egionale di iniziativa popolare “Istituzione del Comune del Casentino mediante fusione dei Comuni già facenti parte della Comunità Montana del Casentino”.
Sommario
Preambolo
Art.1- Istituzione del Comune del Casentino
Art.2- Successione nella titolarità dei beni e dei rapporti giuridici
Art.3- Commissario straordinario
Art.4- Estinzione della Comunità montana
Art.5- Organizzazione amministrativa provvisoria
Art.6- Vigenza degli atti
Art.7- Statuto e regolamento di funzionamento del Consiglio comunale
Art.8- Partecipazione e decentramento dei servizi
Art.9- Municipi
Art.10- Contributi statali e regionali
Preambolo
Il consiglio regionale
Visti gli articoli 117 e 133 della Costituzione;
Visti gli articoli 74 e 77 comma 2,dello Statuto regionale;
Visto l’articolo 15 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n.267 (Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali);
Vista la legge regionale 14 luglio 1972, n.19 (Norme sull’iniziativa popolare delle leggi, dei regolamenti e degli atti amministrativi);
Visti gli articoli da 58 a 67 della legge regionale 23 novembre 2007, n.62 (Disciplina dei referendum regionali previsti dalla Costituzione e dallo Statuto);
Viste le firme di elettori raccolte sulla presente proposta di legge d’iniziativa popolare, nel numero prescritto dall’articolo 74 dello statuto;
Visto l’ordine del giorno ….. con cui il Consiglio regionale ha espresso un orientamento favorevole all’approvazione della presente proposta di legge;
Visto il risultato del referendum consultivo sull’istituzione del Comune del Casentino, tenutosi tra le popolazioni interessate alla fusione in data …con il seguente esito: (votazione nei singoli territori)
Considerato quanto segue:
1. Il Casentino costituisce un sistema unitario sotto molteplici aspetti: naturale, storico, sociale culturale ed economico in cui le problematiche locali presentano le medesime caratteristiche di unitarietà, la risposta alle quali può provenire unicamente da un’azione di governo coesa ed univoca;
2. l’attuale separazione amministrativa della valle del Casentino in tredici comuni genera ritardi ed inefficienza nell’azione della macchina amministrativa: appare pertanto sempre più necessaria l’eliminazione della frammentazione comunale e la creazione di un unico soggetto istituzionale, capace di assicurare la razionalizzazione e la semplificazione dell’organizzazione amministrativa e una adeguata riduzione della spesa pubblica;
3. l’istituzione del Comune del Casentino, mediante la fusione dei tredici comuni esistenti che costituiscono oggi l’omonima comunità montana, e la contestuale estinzione dei comuni stessi e della comunità montana, rappresenta lo strumento ideale per superare le conflittualità e consentire un’efficiente azione di governo, da un lato valorizzando l’identità casentinese e il senso di appartenenza a quel territorio, dall’altro assicurando, attraverso adeguate forme di decentramento come i municipi, l’autonomia e la difesa delle esigenze specifiche locali;
4. dalla data di istituzione del nuovo comune e fino all’insediamento dei nuovi organi a seguito delle elezioni amministrative, le funzioni degli organi di governo del comune sono esercitate da un commissario straordinario;
5. i sindaci dei comuni oggetto della fusione predispongono, d’intesa tra loro, entro il 31/12/2011 il modello di organizzazione amministrativa provvisoria del Comune del Casentino; nelle ipotesi in cui l’intesa non sia raggiunta e per quanto da essa non disposto, la competenza a provvedere è rimessa al commissario straordinario;
6. fino all’approvazione dei corrispondenti atti del commissario straordinario e degli organi del Comune del Casentino restano vigenti gli atti normativi, gli strumenti urbanistici ed i bilanci dei comuni che li hanno approvati;
7. al Comune del Casentino spettano i contributi già previsti dalle disposizioni statali, in caso di istituzione di un nuovo comune tramite fusione di comuni preesistenti, nonché i contributi previsti dalle disposizioni regionali vigenti che incentivano le forme associative di comuni;
Approva la presente legge
Art. 1
Istituzione del Comune del Casentino
È istituito, dalla data del 1 gennaio 2012, il Comune del Casentino mediante fusione dei Comuni di Bibbiena, Capolona, Castel Focognano, Castel San Niccolò, Chitignano, Chiusi della Verna, Montemignaio, Ortignano Raggiolo, Poppi, Pratovecchio, Stia, Subbiano e Talla, già facenti parte della Comunità montana del Casentino in Provincia di Arezzo.
Alla data del comma 1, i Comuni oggetto della fusione sono estinti. I sindaci, le giunte ed i consigli comunali decadono dalle loro funzioni ed i loro componenti cessano dalle rispettive cariche.
Art. 2
Successione nella titolarità dei beni e dei rapporti giuridici
Il Comune del Casentino subentra nella titolarità di tutti i beni mobili e immobili e di tutti i rapporti giuridici attivi e passivi dei Comuni oggetto della fusione. Natural viagra
Il personale dei Comuni oggetto della fusione è trasferito al Comune del Casentino.
Art. 3
Commissario straordinario
Fino all’insediamento dei nuovi organi del Comune del Casentino a seguito delle elezioni amministrative, le funzioni degli organi di governo del Comune sono esercitate da un commissario straordinario nominato con decreto del Presidente della Regione.
Nell’atto di nomina, e con successivi provvedimenti, il Presidente della Regione può impartite direttive a cui il commissario straordinario si attiene nello svolgimento dell’incarico.
3. L’indennità ed i rimborsi delle spese sostenute dal commissario sono esclusivamente a carico del Comune del Casentino.
Art. 4
Estinzione della Comunità montana
Alla data dell’articolo 1, comma 1, la Comunità montana del Casentino è estinta. I suoi organi decadono dalle loro funzioni ed i loro componenti cessano dalle rispettive cariche.
Tutti i beni mobili e immobili, i rapporti giuridici attivi e passivi, il personale e le funzioni proprie della estinta Comunità montana sono trasferiti alla Provincia di Arezzo.
Le funzioni delegate alla Comunità montana dai Comuni oggetto della fusione, i beni mobili e immobili ad essa conferiti a qualsiasi titolo dai medesimi ed il personale degli stessi Comuni comandato o comunque posto alle dipendenze funzionali della Comunità montana rientrano nella titolarità del Comune del Casentino.
Tutti gli atti della estinta Comunità montana continuano ad applicarsi fino a diversa determinazione da parte della Provincia di Arezzo.
Art. 5
Organizzazione amministrativa provvisoria
Entro il 31 dicembre 2011, i sindaci dei Comuni oggetto della fusione, d’intesa tra loro, definiscono l’organizzazione amministrativa provvisoria del Comune del Casentino ed il relativo impiego del personale ad esso trasferito, fermi restando i livelli di inquadramento e retributivi.
Per quanto non disposto dall’intesa di cui al comma 1 o in assenza di essa, decide il commissario straordinario.
Se non diversamente disposto dall’intesa di cui al comma 1, la sede provvisoria del Comune del Casentino è situata presso la sede dell’estinto Comune di Bibbiena, fino all’approvazione dello statuto del Comune del Casentino.
Le disposizioni definite dall’intesa di cui al comma 1 e dal commissario straordinario restano in vigore fino alla loro espressa abrogazione o comunque fino all’approvazione di difformi disposizioni da parte degli organi del Comune del Casentino.
Art. 6
Vigenza degli atti
Tutti gli atti normativi e dispositivi, i piani, i regolamenti, gli strumenti urbanistici ed i bilanci dei Comuni oggetto della fusione vigenti alla data del 31 dicembre 2011 restano in vigore, con riferimento agli ambiti territoriali ed alla relativa popolazione dei comuni che li hanno approvati, fino all’entrata in vigore dei corrispondenti atti del commissario straordinario e degli organi del Comune del Casentino.
Art. 7
Statuto e regolamento di funzionamento del consiglio comunale
Gli organi del Comune del Casentino, entro sei mesi dalla loro elezione, approvano lo statuto comunale e il regolamento di funzionamento del consiglio comunale.
Fino all’entrata in vigore dello statuto e del regolamento di funzionamento del consiglio comunale del Comune del Casentino si applicano, per quanto compatibili, le disposizioni dello statuto e del regolamento di funzionamento del consiglio comunale dell’estinto Comune di Bibbiena vigenti alla data del 31 dicembre 2011.
Art. 8
Partecipazione e decentramento dei servizi
Lo statuto del Comune del Casentino prevede che alle comunità dei Comuni oggetto della fusione siano assicurate adeguate forme di partecipazione e di decentramento dei servizi.
Lo statuto del Comune del Casentino prevede la possibilità che le sedute degli organi collegiali si svolgano anche al di fuori della sede comunale e che gli uffici siano dislocati su tutto il territorio comunale.
Art.9
Municipi
Lo statuto del Comune del Casentino può prevedere l’istituzione di municipi negli ambiti territoriali corrispondenti ai Comuni oggetto della fusione, quali organismi privi di personalità giuridica, con lo scopo di preservare e valorizzare l’identità storica delle comunità locali, di realizzare il decentramento, di gestire le funzioni ad essi delegate dal Comune.
I municipi costituiscono circoscrizioni di decentramento ai fini della gestione dei beni frazionali di uso civico la cui titolarità spetta alle comunità di originaria appartenenza.
Il funzionamento di ciascun municipio è affidato a un comitato di gestione composto da un prosindaco e da un minimo di due ad un massimo di quattro consultori, eletti fra i cittadini residenti nella circoscrizione del municipio in possesso dei requisiti di eleggibilità e compatibilità alla carica di consigliere comunale.
La carica di sindaco, assessore e consigliere comunale del Comune di cui fa parte il municipio è incompatibile con la carica di componente del comitato di gestione.
Lo statuto comunale stabilisce:
il numero dei componenti di ciascun comitato di gestione entro i limiti di cui al comma 2;
le forme per l’elezione dei componenti del comitato di gestione, a suffragio universale diretto, contestualmente all’elezione del consiglio comunale;
le funzioni del comitato di gestione.
Art. 10
Contributi statali e regionali
Il Comune del Casentino è titolare dei contribuiti previsti per i Comuni istituiti per fusione di Comuni preesistenti dalla normativa statale e dalla legge regionale 16 agosto 2001, n. 40 (Disposizioni in materia di riordino territoriale e di incentivazione delle forme associative di Comuni) e relative disposizioni di attuazione.
Relazione illustrativa della proposta di legge
La presente proposta di legge d’iniziativa popolare è finalizzata all’istituzione del Comune del Casentino tramite la fusione dei tredici comuni oggi esistenti in quel territorio, a far data dal 1 gennaio 2012.
La frammentazione amministrativa è, infatti, causa di inefficienza, ritardi, scarsa capacità di programmazione e pianificazione e sostanzialmente costituisce un limite ad un’azione di governo incisiva nell’ambito di un territorio, peraltro, caratterizzato da un sistema unitario a livello naturale, sociale, culturale e soprattutto economico.
L’istituzione di un solo comune, a fronte dei tredici esistenti, garantisce al nuovo ente locale un ruolo ed una capacità amministrativa che i singoli, tredici comuni, assieme considerati non possiedono.
Alla semplificazione amministrativa si accompagna, verosimilmente, una consistente riduzione della spesa pubblica, una maggiore efficienza nell’erogazione dei servizi pubblici ed una riduzione dei loro costi, una più forte posizione del nuovo comune nell’ambito dei rapporti con gli altri enti locali e con i soggetti istituzionali ed, infine, l’attribuzione a quest’ultimo di contributi statali e regionali.
La proposta di legge prevede, contestualmente all’istituzione del nuovo comune, l’estinzione dei comuni preesistenti e della comunità montana che essi costituivano (artt. 1 e 4), la successione del Comune del Casentino in tutti i rapporti attivi e passivi e nella proprietà dei beni dei comuni oggetto di fusione (articolo 2). La Provincia di Arezzo succede invece nelle funzioni, nei rapporti e nei beni della Comunità montana del Casentino (art.4).
E’ altresì prevista la possibilità che lo statuto comunale del nuovo ente istituisca municipi e ne disciplini la composizione ed il funzionamento (art.9), mentre la previsione nello statuto di forme di decentramento è direttamente stabilita dalla legge (art.8).
Numerose disposizioni (artt. 3, 5, 6) provvedono a regolare la fase di transizione dall’attuale assetto all’istituzione del nuovo ente, fase gestita da un commissario straordinario di nomina regionale (art.3), sulla base degli atti normativi ed amministrativi, gli strumenti urbanistici ed i bilanci (art.6), vigenti alla data del 1/1/2012.
L’organizzazione amministrativa provvisoria del Comune del Casentino e l’impiego del personale ad esso trasferito è oggetto di una specifica intesa tra i sindaci dei comuni oggetto della fusione, che vi provvedono entro la data di istituzione del nuovo comune . Se l’intesa non viene raggiunta o si configura come parziale, la competenza a decidere nel merito passa al commissario straordinario.
La sede provvisoria del Comune del Casentino è situata a Bibbiena.

le parti in rosso sono quelle che mi fanno ridere di più, con quale tipo di criterio si decide se duo o tre o quattro consultori, e soprattutto quale organo ha deciso che la sede dovrebbe essere Bibbiena?
non per campanilismo ma per fruibilità, non dovrebbe essere lasciata la scelta a chi il comune lo deve abitare.. certo lo stabile della comunità montana sarebbe ideale ma poi mi dicono che sono del ponte e che son di parte......
Titolo: Re:Che ne sarà di noi
Inserito da: AleXit - 02/11/2011, 17:57:13
Riporto alcune notizie di questi giorni:

Locci: "sveltire le procedure per la fusione di Pratovecchio e Stia" (http://www.arezzonotizie.it/dalle-vallate/valtiberina-casentino/67099-locci-qsveltire-le-procedure-per-la-fusione-di-pratovecchio-e-stiaq)

Tra il 10 e il 20 Dicembre nasce l'Unione dei Comuni del Casentino (http://www.casentinowebcamnews.com/newsreturn.php?id=636)
Titolo: Re:Che ne sarà di noi
Inserito da: CousinJerry - 02/11/2011, 18:12:54
la fusione dei comuni limitrofi come Pratovecchio - Stia o  Castel San Niccolò - Montemignaio o ancora Subbiano - Capolona  mi pare un'ottima idea, i paesi non vengono snaturati e allo stesso tempo si ottiene una riduzione delle cariche istituzionali, quello che mi chiedo è: ma se Bibbiena non ha aderito all'unione dei comuni, come farà a partecipare ai servizi associati?
non ho molti dati ufficiali ma per quel poco che so già ad oggi la scelta del sindaco di Bibbiena è costata un botto ai Bibbienesi, sia per quello che riguarda i servizi sociali che per lo smaltimento della nettezza urbana.

voi cosa ne pensate? avete dati effettivi?
Titolo: Re:Che ne sarà di noi
Inserito da: Michael™ - 02/11/2011, 20:40:09
Il babbo del sottoscritto insieme ad altri "volenterosi" (responsabili non mi pare il caso di usarlo, grazie scillipoti per averci tolto una parola dal lessico quotidiano) di stia e pratovecchio sta portando avanti la causa della fusione fra pratovecchio e stia.
Non ho alla mano tutti i dati ma la convenienza di questa unione è pressochè totale, sotto ogni punto di vista.
Sabato pomeriggio c'è stato un incontro a tal proposito all'antei di pratovecchio, qualcuno c'era per caso?
Quello che mi è stato detto è che sono tutti d'accordo TRANNE.. il sindaco di pratovecchio (che è uno di SOCI !?!?!?!).
#follia #sapevatelo
Titolo: Re:Che ne sarà di noi
Inserito da: IMaligno - 02/11/2011, 21:36:24
Il babbo del sottoscritto insieme ad altri "volenterosi" (responsabili non mi pare il caso di usarlo, grazie scillipoti per averci tolto una parola dal lessico quotidiano) di stia e pratovecchio sta portando avanti la causa della fusione fra pratovecchio e stia.
Non ho alla mano tutti i dati ma la convenienza di questa unione è pressochè totale, sotto ogni punto di vista.
Sabato pomeriggio c'è stato un incontro a tal proposito all'antei di pratovecchio, qualcuno c'era per caso?
Quello che mi è stato detto è che sono tutti d'accordo TRANNE.. il sindaco di pratovecchio (che è uno di SOCI !?!?!?!).
#follia #sapevatelo

vien via??!!
Titolo: Re:Che ne sarà di noi
Inserito da: Michael™ - 02/11/2011, 23:17:26
vien via??!!

..daVero.. fatti sentire dal TUO sindaco per avere qualche spiegazione in più!
Titolo: Re:Che ne sarà di noi
Inserito da: IMaligno - 02/11/2011, 23:24:17
MIO poco.. vabbè...  :(
Titolo: Re:Che ne sarà di noi
Inserito da: CousinJerry - 02/11/2011, 23:40:13
Guarda caso è uno dei sostenitori del comune unico, essendo della scuola Bernardini... certo che pur di svecchiare la classe politica in casentino qualche errore è stato commesso...
Titolo: Re:Che ne sarà di noi
Inserito da: IMaligno - 03/11/2011, 15:38:23
Certo se il "marcio" parte così dal basso come possiamo sperare che cambi qualcosa ai piani alti..
Ma qui si andrebbe OT.
Titolo: Re:Che ne sarà di noi
Inserito da: IlaIla - 03/11/2011, 20:42:09
Cousin Jerry for president!
Sono d'accordo sulla necessità di fare dei conti seri riguardo ai costi reali.
A sensazione, ancora prima di approfondire il discorso, c'era qualcosa che non mi convinceva. D'altra parte sono dell'idea che piccolo e locale sia la migliore garanzia per il buon funzionamento, già per una città delle dimensioni di Firenze è evidente come gli amministratori vivano in una loro dimensione parallela, fatta di giochi di potere e ricatti politici, totalmente scollegati dalla realtà. Certo, ci sono le amministrazione di quartiere, ma sono alle dipendenze del Comune, mentre dovrebbe essere viceversa: il quartiere come interfaccia diretta con i cittadini, il Comune come coordinamento fra i quartieri e portavoce verso zone più grandi, territorialmente omogenee, che richiedono una gestione univoca (i confini provinciali/regionali spesso non hanno molto senso..).
Secondo me creare un Comune Unico del Casentino ci metterebbe in una situazione simile a quella di una grande città e si perderebbe quel valore aggiunto dato dalla possibilità di avere a che fare con persone e non con anonimi amministratori.
Titolo: Re:Che ne sarà di noi
Inserito da: Doc - 04/11/2011, 04:40:33
Cousin Jerry for president!
Sono d'accordo sulla necessità di fare dei conti seri riguardo ai costi reali.
A sensazione, ancora prima di approfondire il discorso, c'era qualcosa che non mi convinceva. D'altra parte sono dell'idea che piccolo e locale sia la migliore garanzia per il buon funzionamento, già per una città delle dimensioni di Firenze è evidente come gli amministratori vivano in una loro dimensione parallela, fatta di giochi di potere e ricatti politici, totalmente scollegati dalla realtà. Certo, ci sono le amministrazione di quartiere, ma sono alle dipendenze del Comune, mentre dovrebbe essere viceversa: il quartiere come interfaccia diretta con i cittadini, il Comune come coordinamento fra i quartieri e portavoce verso zone più grandi, territorialmente omogenee, che richiedono una gestione univoca (i confini provinciali/regionali spesso non hanno molto senso..).
Secondo me creare un Comune Unico del Casentino ci metterebbe in una situazione simile a quella di una grande città e si perderebbe quel valore aggiunto dato dalla possibilità di avere a che fare con persone e non con anonimi amministratori.
Purtroppo i giochini politici li fanno anche ora con l'attuale conformazione amministrativa..
Titolo: Re:Che ne sarà di noi
Inserito da: CousinJerry - 04/11/2011, 16:37:13
Cousin Jerry for president!
Sono d'accordo sulla necessità di fare dei conti seri riguardo ai costi reali.
A sensazione, ancora prima di approfondire il discorso, c'era qualcosa che non mi convinceva. D'altra parte sono dell'idea che piccolo e locale sia la migliore garanzia per il buon funzionamento, già per una città delle dimensioni di Firenze è evidente come gli amministratori vivano in una loro dimensione parallela, fatta di giochi di potere e ricatti politici, totalmente scollegati dalla realtà. Certo, ci sono le amministrazione di quartiere, ma sono alle dipendenze del Comune, mentre dovrebbe essere viceversa: il quartiere come interfaccia diretta con i cittadini, il Comune come coordinamento fra i quartieri e portavoce verso zone più grandi, territorialmente omogenee, che richiedono una gestione univoca (i confini provinciali/regionali spesso non hanno molto senso..).
Secondo me creare un Comune Unico del Casentino ci metterebbe in una situazione simile a quella di una grande città e si perderebbe quel valore aggiunto dato dalla possibilità di avere a che fare con persone e non con anonimi amministratori.
Purtroppo i giochini politici li fanno anche ora con l'attuale conformazione amministrativa..

Verissimo DOC, ma questo purtroppo succede per il disinnamoramento della gente alla politica, questo lascia ampio spazio ai politicanti di agire in modo non perfettamente chiaro, i primi a sorvegliare e a chiedere spiegazioni dovremmo essere noi...

Citazione
di Trilussa
- Conterò poco, è vero:
- diceva l'Uno ar Zero -
ma tu che vali? Gnente: propio gnente.
Sia ne l'azzione come ner pensiero
rimani un coso voto e inconcrudente.
lo, invece, se me metto a capofila
de cinque zeri tale e quale a te,
lo sai quanto divento? Centomila.
È questione de nummeri. A un dipresso
è quello che succede ar dittatore
che cresce de potenza e de valore
più so' li zeri che je vanno appresso.
1944

non dobbiamo essere Zeri......
Titolo: Re:Che ne sarà di noi
Inserito da: chiarina_wonderwall - 04/11/2011, 18:27:23
Dispiace che il forum sia poco frequentato perché a mio avviso potrebbe essere un buon punto di incontro e di scambio di idee anche su questioni un minimo più serie e che ci riguardano da vicino e soprattutto che vanno ad incidere sul NOSTRO futuro..
Anche sul futuro di chi legge le conversazioni ma non c'è verso che risponda!!!!!!!
Anche io non sono molto informata sulla politica, ma non solo casentinese proprio in generale.
Però è importante il tema che hai sollevato, più che altro è una realtà tristissima che rispecchia una mentalità chiusa anche se siamo nel 2011.
Il fatto che il forum sia poco frequentato da cosa dipende?
1- Quando esci in giro per il Casentino (e qui un po' tutto il mondo è paese)  fai caso alla faccia della gente e realizzerai che purtroppo c'è la prevalenza dello zuccone per non dire peggio
2- Il forum, nonchè dire le proprie idee apertamente e proporre critica costruttiva, è roba da nerd sfigati. Non perchè lo penso io ovviamente, ma perchè so come la pensano su ste cose la maggior parte della gente specialmente i ragazzini vittime di una società scarto.
3- La gente è troppo attenta all'apparenza, per cui ha paura di esporre anche una sola frase di senso compiuto perchè potrebbe inficiare la sua immagine sociale.
4- Troppo faticoso leggere e scrivere... "ma chi me lo fa fare? meglio andare al bar a bere due grappini"

Mi scuso se sono andata off topic, ma ci tenevo a rispondere a quello che aveva sollevato @IMaligno.
Tornando in topic... Chi è informato ci illumini!! Per quel poco che so comunque il comune unico per certi versi è una cosa positiva utopicamente parlando. Meno gente da mantenere in poche parole!
Il problema consiste nel tornare con la mente alla realtà: se ad esempio prima ci sono 10 "carrozzoni" a costo 1 ognuno da mantenere, dopo ci sarà un "carrozzone" costo 10.
Poi può essere che dico fesserie... A chi ne sa più di me l'ardua sentenza!
Titolo: Re:Che ne sarà di noi
Inserito da: CousinJerry - 04/11/2011, 19:29:04
il poco che so lo metto volentieri a disposizione,
 
ad oggi hanno aderito all' unione dei comuni 9 municipalità e sono:
Castel Focognano
Castel San Niccolo
Chitignano
Chiusi della Verna
Montemignaio
Ortignano-Raggiolo
Poppi
Stia
Talla

come già detto Subbiano e Capolona probabilmente si uniranno tra loro, restano esterni alla unificazione i comuni di Pratovecchio e Bibbiena; questa la situazione ad oggi.

per il futuro credo che l'unione dei comuni potrebbe trasformarsi in comune unico ma dopo un periodo di rodaggio e preparazione di almeno qualche anno, c'è comunque da ricordarsi che non è semplice chiudere 11 comuni e riallocare tutti i dipendenti in essi presenti, in oltre c'è da tenere presente che la superficie occupata dal "Comune del Casentino" sarebbe la seconda in italia solo dopo Roma! gestire un territorio così vasto e con le innumerevoli problematiche che presenta sarebbe talmente complesso che lo vedo veramente come un' utopia, ma queste sono solo mie considerazioni.

sto cercando di trovare i dati ufficiali ma sembra di cercare i neutrini nel tunnel Gelmini....

non è per adesso possibile sapere quanto prendono i componenti del consiglio comunale di ogni paese, spero che vengano applicate le direttive europee sulla trasparenza e che finalmente ci sia fatto presente quanto i comuni spendono per amministrare la "res publica".

una considerazione da fare è sicuramente quella sui benefici che il comune unico potrebbe portare, essere circa 38000-40000 abitanti ci porrebbe in alto nelle graduatorie per la ricezione dei contributi e probabilmente permetterebbe una organizzazione più "industriale" degli uffici, ma questo porterebbe ancora più distacco tra i cittadini e la super amministrazione del comune Unico......

Il problema consiste nel tornare con la mente alla realtà: se ad esempio prima ci sono 10 "carrozzoni" a costo 1 ognuno da mantenere, dopo ci sarà un "carrozzone" costo 10.

questa affermazione è significativa, vogliamo proprio arrivare a sminuire la politica così.... certo ora questa affermazione è calzante ma la vera politica non sono i carrozzoni e tutti noi dovremmo sentirci obbligati, almeno moralmente, a dimostrare il contrario.
se verrà fatto lo vedremo con il Referendum sul comune unico se non raggiungerà il quorum voglio proprio vedere chi pagherà le spese...
perché alla fine siamo sempre noi che paghiamo gli sbagli, 6000 firme (compreso quelle di Capolona e Subbiano che non prendono più parte al comune unico) non possono far spendere soldi a tutto il casentino.... ma ci metto troppo del mio... basta le considerazioni personali.... chi ha la possibilità di accedere ai dati se riuscisse a postarli sarebbe una grande cosa!

Titolo: Re:Che ne sarà di noi
Inserito da: webcip - 08/11/2011, 19:32:41
Massi condivido gran parte delle tue osservazioni.

Ma sai anche, e non l'hai scritto, qual è il volano che spinge tanti Casentinesi ad aspirare a una struttura amministrativa più ampia e garantita. La stanchezza e il disgusto per la logica clientelare con cui spesso è gestita la "respublica" nei piccoli comuni. In tutti i settori purtroppo: appalti, concessioni edilizie (leggi speculazioni), posti di lavoro, gestione di beni e servizi pubblici, poltrone.

Urge una rottura col passato, e non solo a Roma.



Titolo: Re:Che ne sarà di noi
Inserito da: IlaIla - 08/11/2011, 21:20:16
La logica clientelare che fa in modo che la "torta" sia spartita fra pochi non è prerogativa dei piccoli comuni, anzi, più si aumenta la dimensione del comune e più le fette della torta sono grandi ma spettano sempre ai soliti pochi...
Ho sentito l'altra mattina alla radio una proposta avanzata da Tito Boeri, economista: per tagliare i costi della politica si potrebbe accorpare i piccoli comuni (lui parlava di una soglai di 5000 abitanti) e fare in modo che i consigli provinciali fossero composti direttamente dai sindaci. Mi sembra una cosa molto logica, che senso ha avere dei rappresentanti eletti a parte a livello provinciale? Fra l'altro credo esista già una conferenza dei sindaci. Io aggiungerei una presidenza a turno, a termine.
Titolo: Re:Che ne sarà di noi
Inserito da: Tabris - 12/11/2011, 00:23:29
Giuro che volevo partecipare alla discussione ma non appena ho visto il primo wall of text m'è preso un infarto. Vi assicuro che c'ho provato ma non ce l'ho fatta.  :tsk:
Titolo: Che ne sarà di noi
Inserito da: CousinJerry - 17/11/2011, 02:37:04
Giuro che volevo partecipare alla discussione ma non appena ho visto il primo wall of text m'è preso un infarto. Vi assicuro che c'ho provato ma non ce l'ho fatta.  :tsk:

Come sempre é colpa mia... Mi lascio prendere da questi discorsi forse perché ci tengo a questa valle di lacrime.....
Titolo: Re:Che ne sarà di noi
Inserito da: laprosivendola - 17/11/2011, 21:55:05
il Comune unico non lo vedo di buon occhio... per il semplice fatto che si verrebbe cmq a creare un centro nevralgico del comune unico e una periferia... personalmente sono contro ogni tipo di accentramento... l'Associazione dei comuni mi pare un'alternativa migliore, una passo più graduale e magari vincente...per fare un Comune unico ci vorrebbe almeno una figura carismatica, una persona che ispiri fiducia e abbia le competenze e le doti giuste per avviare il tutto e in questo momento non me ne viene in mente nessuna nello scenario casentinese...
Cmq un passo per superare il campanilismo e diventare più forti e più solidi a livello di vallata è necessario... uniformare trasporti e altri servizi ci farebbe altro che bene... l'unione fa la forza e l'isolamento non premia...mai!
Titolo: Re:Che ne sarà di noi
Inserito da: Tabris - 18/11/2011, 00:12:24
personalmente sono contro ogni tipo di accentramento...
Leghista!

per fare un Comune unico ci vorrebbe almeno una figura carismatica
berlusconiana!
Titolo: Re:Che ne sarà di noi
Inserito da: laprosivendola - 18/11/2011, 01:00:09
No caro Tabris é solo che ora come ora l'unica organizzazione, anzi l'unica aggregazione sociale che mi pare che funzioni é il Web e il Web é tutto tranne che accentrato...
credo nel dialogo, nella collaborazione, credo nella trasparenza e nella qualità, anche del fare politica...
mi piacerebbe un modo di gestire la "res publica" (come dice Webcip) più trasparente, più vicino ai cittadini... sono stata presente tra il pubblico a molti consigli comunali... ho un padre anche io in politica e a volte (cioé spesso!) ho come la sensazione che la politica sia una specie di partita in cui si fronteggiano gli avversari della "squadra" di destra e della "squadra" di sinistra... c'é sempre quello che vuole fare il fuoriclasse e non passa mai la palla in ognuno degli schieramenti e tra i "tifosi" del pubblico c'è puntualmente quello pronto a cambiare la squadra del cuore in base a chi vince lo scudetto e chi dice di "tifare" dx o sx senza avere la minima idea della formazione...
Insomma nella politica ci stanno parecchie faziosità, parecchi pregiudizi, poca informazione, una dilagante ignoranza e un serio bisogno di levare di torno il vecchiume...
Cmq lamentarsi non basta...bisogna che qualcuno in gamba faccia il primo passo...
 io un CJ lo voterei.....ma non so se si candiderebbe :-D
Titolo: Re:Che ne sarà di noi
Inserito da: CousinJerry - 18/11/2011, 01:24:25
io un CJ lo voterei.....ma non so se si candiderebbe :-D

c'ho pensato tante volte ma entrare a far parte di quel mondo equivale ad essere come loro, sicuramente sarebbe bello poter far crescere la nostra realtà ed essere protagonisti, ma come può testimoniare WebCip la politica non è roba da onesti, o almeno la maggior parte dei politici non lo è, io ho dei principi che si basano sulla correttezza, e la politica di corretto non ha nulla, lo conferma sia le varie situazioni locali che la situazione nazionale, non ci sono squadre di dx o sx, c'è cosa "è meglio per noi" pochi... e questo è veramente triste.
Titolo: Re:Che ne sarà di noi
Inserito da: Tabris - 18/11/2011, 01:59:03
prosi accidenti a te che mi rispondi pure seriamente ASD
Titolo: Re:Che ne sarà di noi
Inserito da: AleXit - 22/11/2011, 22:40:03
Comune unico Casentino: via libera al referendum (http://www.arezzonotizie.it/dalle-vallate/valtiberina-casentino/68110-comune-unico-casentino-via-libera-al-referendum)
Titolo: Che ne sarà di noi
Inserito da: Tabris - 22/11/2011, 22:56:38
Comune unico Casentino: via libera al referendum (http://www.arezzonotizie.it/dalle-vallate/valtiberina-casentino/68110-comune-unico-casentino-via-libera-al-referendum)
Dilettanti allo sbaraglio, in particolare quelli verdi e folkloristici.

Magnolfi dovrebbe essere affidato ad un tutore, deliri sconclusionati.
Titolo: Re:Che ne sarà di noi
Inserito da: AleXit - 22/11/2011, 23:04:30
Pare dunque che il referendum sia previsto per il 24 giugno 2012....
Titolo: Re:Che ne sarà di noi
Inserito da: laprosivendola - 24/11/2011, 04:35:28
ma la fine del mondo sbaglio o è prevista prima ?? :-D
Titolo: Re:Che ne sarà di noi
Inserito da: CousinJerry - 18/12/2011, 07:56:27
Pare dunque che il referendum sia previsto per il 24 giugno 2012....

ho saputo di una spada di damocle pendente sul referendum, credo che al momento attuale si stia procedendo con un processo per firme false sui moduli della proposta, e se non sbaglio la regione ha imposto, in caso di contraffazione, l'obbligo a rifondere le spese del referendum al comitato promotore, nel frattempo l'unione dei comuni è stata portata a compimento escludendo Pratovecchio e Bibbiena, un passo importante che è stato fatto è quello di unificare tutte le forze di polizia municipale che adesso saranno riunite e gestite da una sola stazione e sala operativa, il risparmio per i comuni dovrebbe essere immediato vedendo tolti dai bilanci le spese per i mezzi e le ore di straordinario che spesso i pochi vigili di un comune erano costretti a fare per sopperire alle necessità, in questo modo organizzando le pattuglie svincolate dai territori comunali credo che sarà più semplice dare maggior copertura sul territorio, staremo a vedere!!!!
Titolo: Che ne sarà di noi
Inserito da: Tabris - 18/12/2011, 17:28:19
nel frattempo l'unione dei comuni è stata portata a compimento escludendo Pratovecchio e Bibbiena
Ah sì? :|
immagino non sia un caso che a rimaner fuori siano proprio quei due comuni...
Titolo: Re:Che ne sarà di noi
Inserito da: CousinJerry - 19/12/2011, 15:28:10
Tabris, non hanno mai preso parte a questo progetto spingendo per il comune unico, per adesso il risultato è che sono fuori dai giochi poi con il referendum (sempre se verrà ritenuto legittimo) staremo a vedere, una cosa difficile, secondo me, sarà raggiungere il quorum vedremo......
Titolo: Re:Che ne sarà di noi
Inserito da: Tabris - 19/12/2011, 16:01:12
il quorum in una realtà piccola come il Casentino non potrebbe essere proibitivo da raggiungere

a questo punto perché non optare per un Parlamento Casentinese, sulla falsariga di quello Padano ASD
Titolo: Che ne sarà di noi
Inserito da: CousinJerry - 19/12/2011, 23:44:16
Credo debba essere il 50% + 1 e se non sbaglio siamo 60mila questo significa portare alle urne 30001 persone, in casentino non la vedo semplice...
Titolo: Re:Che ne sarà di noi
Inserito da: laprosivendola - 20/12/2011, 22:31:13
io sapevo che se si andava ad un referendum e ipoteticamente (ma non accadrà!) passasse la volontà di fare un comune unico, automaticamente alcune competenze (e quindi fondi) passerebbero alla provincia... magari un'unione di comuni é una buona idea, ma magari é meglio realizzarla in modo da nn perdere nessun finanziamento!
Titolo: Che ne sarà di noi
Inserito da: CousinJerry - 21/12/2011, 02:48:55
In teoria l'unione dei comuni dovrebbe essere migliore dal punto di vista dei contributi visto che gli enti che dovranno gestire i servizi associati avranno gli stessi bacini di utenza del comune unico ma la possibilità di accedere ai fondi europei per le gestioni associate, come succede già in Francia e Germania, questa però é teoria, essendo in "itaglia" non sono sicuro che in nessuno dei due casi otterremo questi vantaggi...
Titolo: Re:Che ne sarà di noi
Inserito da: massimo ricetti - 18/02/2012, 14:20:32
[spoiler]se la classe dirigente non cambia ,loro rimarranno bene noi invece rimaniamo molto male .poi essere solidali ma dove si è mai visto in casentino ,qui ogni  persona guarda nel suo .questo è in sintesi .[/spoiler][/b]