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La Piazza / Re:Casentino scomparso
« il: 08/01/2012, 03:47:31 »Mulin di Bucchio
_Moiano di Sopra, Vallucciole, Serelli
_ Campupoli, Pratariccia
Questa è una passeggiata che vi propongo, che impiega circa un pomeriggio, semplice da fare e adatta a qualsiasi tipo di "camminatore".
Il nostro punto di partenza è il campo sportivo di Stia: da qui, si raggiunge con l'automobile il piccolo centro di Mulin di Bucchio, seguendo la SP 556 che conduce al passo di Croce a Mori e di qui a Barberino di Mugello, dopo 5, 6km si raggiunge uno svincolo sulla sinistra, indicato con il cartello "Mulin di Bucchio".
Scendendo con prudenza lungo la strada sterrata con l'auto, si raggiunge uno spiazzo, sito vicino a un monumento dedicato al partigiano Pio Borri, primo caduto della Resistenza nella provincia di Arezzo.
Giunti a piedi fino al centro abitato, collocato sulla sinistra del corso del fiume Arno, ci si ritrova nell'aia dell'antico mulino del villaggio, di origine medievale, riprostinato nel suo fascino originale dall'infaticabile lavoro della famiglia Bucchi, che, se in loco, non esiterà a farvi fare un giro esaudiente tra le storiche macine del mulino. Dietro ad esso è possibile osservare una serie di vasche in pietra: sono le originali vasche di una troticultura oggi scomparsa, ed attiva fino agli anni '60.
Seguendo la strada del borgo, si arriva (anche in macchina, ma occorre fare una prestazione stressante in una mulattiera strettisima, e quindi eviterei), 150 m avanti rispetto al mulino, ad un ponticino sull'Arno, ricostruto dopo l'alluvione del 1966. Qui si ha la possibilità di scegliere due itinerari
_ il primo, a piedi, ci conduce verso gli abitati di Campupoli e Pratariccia. Attraversato il ponte, si segue una strada battuta dai trattori dei tagliaboschi per un kilometro circa, e si giunge al paesino di Campupoli, ove troviamo un piccolo borgo di quattro case ristrutturate, e una chiesina. Davanti al paesino si scorge su un altura il castello di CastelCastagniaio, raggiungibile da Ponticelli.
E' piacevolissimo stendersi tra i prati di questo borgo, e per chi vi crede, pregare in una sorta di area votiva, creata dai pochi saltuari abitanti per commemorare la Madonna di Mejugore e meta di pellegrinaggi estivi da parte della comunità cattolica di tutto il Casentino. Passando attraverso la viuzza ciottolata del borgo, si rientra in una strada sterrata (in salita leggera) nel bosco, che, se seguita per 500m, conduce al paese fantasma di Pratariccia. L'area è spettrale: le case, cadute su se stesse, offrono uno spettacolo melanconico. tutto è scomparso, tutto è stato portato via: persino l'altare della chiesupola e i tombini. é un peccato: sia per la posizione geografica bellissima, che domina sul casentino sino alla Verna, che per il fantastico passato che queste mura evocano.
_ ritornando invece al nostro parcheggio a Mulin di Bucchio, possiamo ritornare indietro e riprendere la Sp 556 in direzione di Londa. Dopo 2 km, sulla destra troviamo uno svincolo su sterrata carrabile: possiamo continuare il nostro viaggio in macchina, risalendo la collina, Dopo 1 km si scorgono, in un prato sulla destra, un gruppetto di case semidistrutte. Si tratta di MoiaNO DI sOPRA. Scendendo a piedi verso il borgo, due cose meravigliano il gitante: il borgo si compone di quattro case,molte di più rispetto all'apparenza, poi, la totale assenza di qualsiasi segno umano. Solo macerie, neanche un piatto, un secchio, un ferraccio che segnali la vita di questo centro, abbandonato fin dagli anni '60. Ritornati alla macchina, si riparte verso Vallucciole, il borgo sterminato durante la WW2 dalle truppe naziste, che lasciarono sul terreno il sangue di 108 innocenti trucidati. Superata la chiesa, e giunti al paesino, è possibile trovarvi, in fondo aLl borgo, una casa ancora rovinata (le altre sono abitate saltuariamente da amanti del luogo), mai restrutturata da dopo la guerra, da cui si vedono ancora i segni della strage: una raffica di proiettili in una parete e del sangue di poveri innocenti. Seguendo lungo la strada carrabile del borgo, si giunge al cimitero (dove furono sepoltio i trucidati) e una sbarra. Lasciamo qui la macchina e seguitiamo a piedi nel sentiero dopo la sbarra. Fatti 500m si giunge in una pianura, riconoscibile da un recente taglio nelle vicinanze e da un enorme roccia franata che rimane sulla destra della strada: è l'area del paese di Serelli, completamente distrutto da una frana nel 1993. Quello che rimane sono una rinchiera posta sopra un muro, l'unico superstite allo smottamento, e una cucina economica, unica vigilante di un paese dimenticato
Innanzi tutto salve a tutti!
Sono uno dei proprietari di Campupoli! Volevo solo dire che è stato molto carino provare a googolare e vedere che qualcuno aveva parlato di noi tessendo tutte queste lodi

Beh grazie mille. Adesso seguirò il forum ^^
Adoro il casentino e l'ho sempre sentito casa mia!
Ci sono nato in quella casa e adoro il posto!
Ps: questi captcha sono pò fastidiosi! Sono difficili da capire
