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Autore Topic: Il turismo...questo sconosciuto!  (Letto 47730 volte)

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Offline Vale

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Re:Il turismo...questo sconosciuto!
« Risposta #15 il: 28/09/2011, 18:55:13 »
Citazione da: RobRock - 28/09/2011, 00:35:21
I sacchetti biodegradabili sono di Mater-Bi, un materiale brevettato di origine naturale (mais, grano, ecc...).

Per quanto riguarda la genuinità delle cose, penso che le grandi catene siano sottoposte a maggiori controlli e, inoltre, è più facile trovare alimenti "freschi" visto lo smercio che hanno, mi è capitato di vedere piccoli negozianti che hanno ridatato merce scaduta (senza fare nomi) più volte.

Secondo me ci sono pro e contro in tutto. La Coop, poi, indiscutibilmente è cara rispetto ad altre catene. D'altronde è vero che molte persone si "sdegnano" a fare la spesa alla Lidl, al Penny, ecc., cosa che trovo abbastanza stupida.

Concordo in tutto, ma le borse..... ok, saranno fatte con quello che vuoi, ma non hanno assolutamente una resistenza nemmeno lontanamente paragonabile a quella della vecchia tipologia.....

Per il resto, secondo me è anche questione di abitudine...... certo, penso che piacerebbe a tutti il lusso di poter comprare tutta la carne di qualità superiore dal macellaio, ma la stragrande maggioranza della popolazione non se lo può permettere....
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Re:Il turismo...questo sconosciuto!
« Risposta #16 il: 28/09/2011, 19:41:55 »
Citazione da: RobRock - 28/09/2011, 00:35:21
I sacchetti biodegradabili sono di Mater-Bi, un materiale brevettato di origine naturale (mais, grano, ecc...).

Per quanto riguarda la genuinità delle cose, penso che le grandi catene siano sottoposte a maggiori controlli e, inoltre, è più facile trovare alimenti "freschi" visto lo smercio che hanno, mi è capitato di vedere piccoli negozianti che hanno ridatato merce scaduta (senza fare nomi) più volte.

Secondo me ci sono pro e contro in tutto. La Coop, poi, indiscutibilmente è cara rispetto ad altre catene. D'altronde è vero che molte persone si "sdegnano" a fare la spesa alla Lidl, al Penny, ecc., cosa che trovo abbastanza stupida.

la roba nelle grandi catene sarà anche fresca ma genuina manco per sbaglio... prova a guardare gli affettati e confrontali con quelli fatti da allevatori nel territorio, poi ci si ridice! Al pennymarket ci puoi comprare le grandi marche a prezzi più bassi ma sulle sottomarche trovi delle cose immangiabili! Alla lidl ok per gli attrezzi e gli accessori strani tipo il bollitore elettrico per riso :-D oppure le specialità tedesche e gli yoghurt o il ketchup biologico (:-D) ma per altro meglio lasciar stare!!
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Re:Il turismo...questo sconosciuto!
« Risposta #17 il: 28/09/2011, 20:08:40 »
Anche le patate del miglior contadino non sono genuine se le fai fritte......riutilizzando l'olio con cui hai ci hai già cotto qualcos'altro......
....mi sembra tutto un pò relativo....
come dicevo prima si tratta di modi di pensare, di fare.... dal tempo che hai a disposizione per fare la spesa e soprattutto dal borsello!

(mio nonno mi racconta spesso che nei  momenti di carestia mangiavano a malapena il pane bagnato, allora non c'erano problemi di cibo salutista !!!!!!)
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Re:Il turismo...questo sconosciuto!
« Risposta #18 il: 28/09/2011, 20:13:56 »
Citazione da: Vale - 28/09/2011, 20:08:40
Anche le patate del miglior contadino non sono genuine se le fai fritte......riutilizzando l'olio con cui hai ci hai già cotto qualcos'altro......
....mi sembra tutto un pò relativo....
come dicevo prima si tratta di modi di pensare, di fare.... dal tempo che hai a disposizione per fare la spesa e soprattutto dal borsello!

(mio nonno mi racconta spesso che nei  momenti di carestia mangiavano a malapena il pane bagnato, allora non c'erano problemi di cibo salutista !!!!!!)

é paradossale ma una volta il cibo era sano, non c'era tutta la schifezza e il junk food di adesso e non si poneva il problema del biologico, facevano l'orto e le donne non lavoravano e facevano le massaie! Io i 4 salti in padella li ho mangiati e temo che capiterà di rimangiarli in futuro, ma se posso evito e ci sto attenta perché inutile andare a correre se poi si fa colazione con la nutella, forse si smaltiranno le calorie ma non le schifezze e i conservanti....

poi come dici te son questioni di punti di vista, di pigrizia anche e di mettersi apposto la coscienza con le scuse della mancanza di tempo e la crisi economica... teoricamente frutta e verdura comprata dal produttore costa molto ma molto meno :-D
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Re:Il turismo...questo sconosciuto!
« Risposta #19 il: 28/09/2011, 20:16:15 »
modalita sociologo [ON]

bisognerebbe stabilire cosa significa genuino, per laprosivendola sembra che genuino sia quello prodotto da allevatori locali, mentre per Rob quello che viene controllato scrupolosamente....
La maggior parte della roba genuina ucciderebbe il 40% dei bambini cresciuti con gli omogenizzati, spesso le condizioni igieniche di chi produce poche cose ma buone non sono ottimali e la stragrande maggioranza delle persone non è più in grado di sostenere cariche batteriche dovute a quel tipo di lavorazioni (non sono in possesso di dati scientifici certi ... ASD )
allo stesso modo le grandi catene di distribuzione non possono controllare tutti i sub fornitori o tutte le fasi del processo produttivo quindi ne risulta che spesso si verificano contaminazioni batteriche anche su produzioni iper controllate.
su tutto dovrebbe vincere il buon senso e l'informazione, ma alla fine si compra il ketchup alla lidl e la carne alla coop, anche se coscienti di non fare proprio il meglio, ma sto andando OT quindi....
modalita sociologo [OFF]

per quello che riguarda il turismo mi sono già espresso,  mi sento solo di chiedere a chi ne sa più di me di fare proposte reali e non critiche sterili, forse qualche lurker potrebbe decidersi a intervenire sull'argomento....
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Re:Il turismo...questo sconosciuto!
« Risposta #20 il: 28/09/2011, 20:29:49 »
Io per genuino intendo ciò che é inalterato, che viene lasciato così come viene alla nascita o che al massimo viene "alterato" con conservanti naturali (mi viene in mente del pepe per conservare il prosciutto o dello zucchero aggiunto alla frutta nella marmellata). Se un agricoltore o un allevatore fanno le cose come dio comanda e non usano prodotti industriali (per non chiamarli VELENI) e rispettano le condizioni igieniche state sicuri che non succede nulla a nessuno! Che poi alla coop la roba sia più controllata non lo metto in discussione.... anche se ripeto: preferisco correre il rischio di stare in bagno due giorni piuttosto che comprarci la carne o gli affettati!!
Lo sapete come vengono prodotti i succhini di frutta?? quelli dove l'albicocca é al massimo presente al 60% (e il restante 40%che é???) Ve lo dico io: ci lavorava una signora che conosco: frullano tutto,anche i frutti un po' marci, anche quelli che c'hanno ahimé un baco dentro! E lo sapete che la legge che i pomodori siano al 100% di provenienza italiana vale solo per i pelati e non per le passate e le confezioni di polpa rustica? E anche nei pelati si corre il rischio che i pomodori siano italiani ma il succo in cui sono immersi sia cinese per risparmiare i costi?? Non sono cazzate. Non sono leggende... sono dati alla mano, sono legislazioni vigenti!!! Andateci voi alla coop, io finché posso evito, poi oh se é necessario ci faccio la spesa anche io e non sono così fiscale, ogni tanto mangio anche al mc donald's ma so a cosa vado incontro, non nego la verità dei fatti!!
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Re:Il turismo...questo sconosciuto!
« Risposta #21 il: 28/09/2011, 20:46:48 »
per quanto riguarda i veleni ti posso dire che vengono utilizzati da tutti, lo stesso ramato che quasi tutti usano non è altro che un anti-crittogamico (detta così fa più paura vero? ASD ) e negli affettati da che mondo è mondo oltre alle spezie viene aggiunto il salnitro (da sempre praticamente) che è un conservante, e questo lo fa anche il contadino che "cucina il maiale" in casa, per quello che affermi su i pomodori e i succhi di frutta concordo, ma ti informo che i capirotti (frutta maculata dal trasporto) son sempre esistiti e venivano venduti a prezzi ribassati, in oltre molti ristoranti la frutta la comprano a inizio settimana e capita spesso che la macedonia del WE sia fatta scattivando frutta non proprio bella....
per quanto riguarda le percentuali di composizione dei succhi di frutta le puoi leggere sull'etichetta devono per legge essere riportate, esistono anche succhi di frutta senza conservanti ma durano due giorni e costano un occhio della testa... fai le tue valutazioni e vediamo magari apriamo un post sulle abitudini di coltivazione eco compatibili....
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Re:Il turismo...questo sconosciuto!
« Risposta #22 il: 29/09/2011, 00:22:05 »
Siamo visibilemente OT, ma non posso che dare ragione a cousinjerry: i veleni e i conservanti sono sempre stati usati anche dal contadino che spesso utilizzava anche la regola: meglio un po' di più che non va a male sicuro. Solfiti a manciate, ramato come se piovesse, ddt (quello vero) nelle stalle, conservanti nei fagioli, grano... Senza il benchè minimo controllo scrupoloso delle quantità.
La roba del supermercato non sarà gustosa, ma sicuramente è più controllata in ogni sua lavorazione..
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Re:Il turismo...questo sconosciuto!
« Risposta #23 il: 30/09/2011, 01:25:16 »
grazie Doc.... il nemico comune è ancora e sempre laProsi.... ihihihihihihi
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Re:Il turismo...questo sconosciuto!
« Risposta #24 il: 30/09/2011, 03:55:55 »
Citazione da: CousinJerry - 28/09/2011, 20:16:15
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bisognerebbe stabilire cosa significa genuino, per laprosivendola sembra che genuino sia quello prodotto da allevatori locali, mentre per Rob quello che viene controllato scrupolosamente....


io rispondevo a questo per aiutare CJ a capire cosa intendevo per genuino... quindi il più OT é sicuramente CJ :-D
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Re:Il turismo...questo sconosciuto!
« Risposta #25 il: 03/10/2011, 20:04:58 »
Citazione da: Vale - 28/09/2011, 18:55:13
Concordo in tutto, ma le borse..... ok, saranno fatte con quello che vuoi, ma non hanno assolutamente una resistenza nemmeno lontanamente paragonabile a quella della vecchia tipologia.....

Meglio usare due sacchetti biodegradabili uno dentro l'altro che uno di nylon! Un occhio all'ambiente ci vuole. L'ideale sarebbe usare shopper di plastica/stoffa riutilizzabili. Basta prendere l'abitudine, magari acquistandone più di uno (per evitare che restino in casa e quando si apre il bagagliaio della macchina non ci sono mai). Il costo è in poche spese recuperato e l'ambiente ne guadagna!

Citazione da: laprosivendola - 28/09/2011, 19:41:55
la roba nelle grandi catene sarà anche fresca ma genuina manco per sbaglio... prova a guardare gli affettati e confrontali con quelli fatti da allevatori nel territorio, poi ci si ridice! Al pennymarket ci puoi comprare le grandi marche a prezzi più bassi ma sulle sottomarche trovi delle cose immangiabili! Alla lidl ok per gli attrezzi e gli accessori strani tipo il bollitore elettrico per riso :-D oppure le specialità tedesche e gli yoghurt o il ketchup biologico (:-D) ma per altro meglio lasciar stare!!

Gusti personali! ;) Quelle che per noi sono marche discount molto probabilmente in Germania (patria della Lidl) sono marche comunemente conosciute.

Io preferisco di gran lunga bere un latte UHT controllato dalle ASL/USL/chicchessia piuttosto che il latte appena munto dalle mucche del contadino. O una bella conserva a rischio botulino fatta secondo "antica tradizione" da chi va per esperienza passata e non sa neanche in che condizioni si forma il botulino.
Ci sono produttori di formaggi, salumi, ecc., locali che non sanno neanche cos'è un ripiano d'acciaio. O carne che viene da un maiale che non ha mai fatto un controllo, sanbudelli contenenti qualsiasi organo...

Ok a comprare direttamente dal produttore, di sicuro in molti casi un prodotto es. D.O.P. sarà più piacevole anche al palato, purché sia un'azienda a tutti gli effetti e controllata. Peccato per i prezzi inarrivabili.

I supermercati non avranno prodotti genuini, ma guarda caso la speranza di vita media si è alzata!
Io ho un pensiero personale: una grande azienda ha troppo da perdere, se succede uno scandalo per un prodotto avariato/contaminato/ecc. in fase di produzione è la fine per il mercato di quell'azienda a livello nazionale (o quasi).
Un piccolo produttore al massimo perde un cliente.

Ciò che, in ogni caso, mi rincuora è che in Italia checché se ne dica i controlli esistono e funzionano: non a caso molti scandali alimentari li troviamo noi anche nelle importazioni, vedi BSE, ecc. Non perché altrove non ci sono, ma perché noi ci guardiamo. Anche a livello di sicurezza in generale. Ci sembra poco, ma in confronto agli altri Paesi...!

Comunque questo thread è andato decisamente off topic.
« Ultima modifica: 03/10/2011, 20:22:57 da RobRock »
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Re:Il turismo...questo sconosciuto!
« Risposta #26 il: 05/10/2011, 22:30:23 »
Citazione da: RobRock - 03/10/2011, 20:04:58
Meglio usare due sacchetti biodegradabili uno dentro l'altro che uno di nylon! Un occhio all'ambiente ci vuole.

Considerato il consumo di suolo (e l'inquinamento..) per coltivare il mais da cui viene prodotto il mater-bi, non mi sembra un grande occhio all'ambiente. Ok, meno peggio della plastica da petrolio, ma non così "pulita". Non ho molta simpatia per quei sacchetti...la soluzione migliore resta la sporta riutilizzabile. Anch'io la scordo regolarmente a casa e finisco per viaggiare con confezioni di fettine e latte direttamente in borsa, pur di non raccatttare altre buste.

Citazione da: RobRock - 03/10/2011, 20:04:58
Io preferisco di gran lunga bere un latte UHT controllato dalle ASL/USL/chicchessia piuttosto che il latte appena munto dalle mucche del contadino. O una bella conserva a rischio botulino fatta secondo "antica tradizione" da chi va per esperienza passata e non sa neanche in che condizioni si forma il botulino.
Ci sono produttori di formaggi, salumi, ecc., locali che non sanno neanche cos'è un ripiano d'acciaio. O carne che viene da un maiale che non ha mai fatto un controllo, sanbudelli contenenti qualsiasi organo...

Attenzione, c'è un errore di fondo: cosa intendete per "piccolo produttore"? Perché gli esempi che fai, Rob, corrispondono al latte che ti può offrire il vicino ottantenne che ha tre capre, alla passata di pomodoro che potrebbe vendere mia nonna, ai salumi fatti in casa da un conoscente che alleva 1 maiale per sè. Questi sono produttori che producono per sè, e in qualche caso posono vendere/regalare le eccedenze. In questi casi, sì, c'è da mettere in conto il rischio, che c'è anche se facciamo la grigliata e il padrone di casa ha lasciato la rostinciana fuori dal frigo tutto il pomeriggio...si tratta di conoscenza diretta e fiducia personale, so che l'ospite ha l'abitudine di mettere la spesa in frigo e quindi vado a cena da lui. Se vado a mangiare da mia nonna so che potrei non vedere l'alba il mattino dopo la cena.

Un "piccolo produttore" che lo sia ufficialmente, subisce i controlli che tanto ti rincuorano al pari delle grandi aziende fornitrici di supermercati. Le stalle che hanno licenza dalla ASL di vendere latte crudo hanno animali più sani e situazioni igieniche migliori rispetto alle grandi stalle che producono latte UHT, altrimenti non potrebbero venderlo. Devono dimostrare ai controlli che il latte non è contaminato da germi. Quelli dell'UHT possono produrre un latte pessimo, tanto bollono tutto e il latte viene sterilizzato. Peccato che venga eliminata anche tutta una serie di nutrienti. Discorso simile per gli altri esempi.

A parità di igiene, meglio un piccolo produttore che non rifornisce i supermercati: non sarà costretto a dover obbedire alle continue richieste di ribasso dei prezzi, alle quali può far fronte sostituendo le materie prime con altre più scadenti ma a minor prezzo, aggirando alcune leggi, pagando meno i dipendenti o facendoli lavorare il triplo. Ho a che fare con questa situazione tutti i giorni, seguo l'HACCP per una ditta che fornisce appunto Coop, Esselunga e Conad.
Il basso prezzo per noi consumatori ha in realtà un costo molto alto, solo meno evidente: la nostra salute, la possibilità di continuare a coltivare, la sostenibilità dell'economia...
Il fatto che non ci possiamo permettere di fare sempre la spesa migliore è un problema che la Coop risolve solo in apparenza.

Comunque questo thread è andato decisamente off topic  :)
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Re:Il turismo...questo sconosciuto!
« Risposta #27 il: 06/10/2011, 00:31:25 »
ehm la mia proposta é quella di dividere il thread perché l'argomento é molto interessante e la discussione si fa animata... Io sono totalmente dalla parte di Ilaila e Rob secondo me non ha ben chiaro cosa sia la tipicità, il km zero, la produzione artigianale dei prodotti alimentari... I piccoli produttori non sono affatto improvvisati e subiscono anche maggiori controlli delle grandi industrie poiché la loro strategia di vendita e di successo é basata sulla QUALITA' e non sulla QUANTITA' e il rapporto QUANTITA'/PREZZO e proprio per questo ci tengono a esibire certificazioni, prove che il prodotto è stato controllato e premiato per la qualità....
Ti posso assicurare per diretta esperienza che i frutti dell'agricoltura biologica per essere tali, provengono da terre coltivate a compost, in cui perfino le mollette per legare i filari delle viti (tanto per citare un esempio) sono in materiale biologico!!
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Re:Il turismo...questo sconosciuto!
« Risposta #28 il: 06/10/2011, 01:02:40 »
Citazione da: IlaIla - 05/10/2011, 22:30:23
Attenzione, c'è un errore di fondo: cosa intendete per "piccolo produttore"? Perché gli esempi che fai, Rob, corrispondono al latte che ti può offrire il vicino ottantenne che ha tre capre, alla passata di pomodoro che potrebbe vendere mia nonna, ai salumi fatti in casa da un conoscente che alleva 1 maiale per sè. Questi sono produttori che producono per sè, e in qualche caso posono vendere/regalare le eccedenze.

Esatto, intendevo proprio questo. Infatti durante il discorso facevo una distinzione con i produttori (aziende) regolari.
Per quanto riguarda i controlli, dove c'è "partita IVA" in teoria dovrebbero essere tutti uguali. Per il latte, beh, dipende: la volta che il germe ci infila in quello UHT viene bollito e ucciso, nell'altro no. Poi anch'io bevo, a volte, latte fresco e se posso lo preferisco, ma lo compro alla Coop (non saprei dove altro comprarlo). C'è da dire che alcuni che ho conosciuto che studiavano biologia o biotecnologia, parlando, ricordo fossero piuttosto scettici circa il latte fresco. Poi, chiaro, ognuno ha le sue idee (come gli oncologi che fumano), non è una provocazione questo esempio.

Prosivendola, potrò non sapere tutto circa l'agricoltura biologica, ma non mi sembra di essere un ignorante. So cosa sono i prodotti a Km zero, ecc., ma tu fai esempi praticamente di eccellenze, il thread aveva preso un'altra piega mi pare, della serie "si stava meglio quando si stava peggio".
Per le mollette in materiale biologico, allora anche qui probabilmente costa più produrre la molletta (come per i sacchetti di Mater-Bi).

Tornando a uno dei discorsi principali (non sono contrario al biologico, sono contrario alle fobie sui prodotti non biologici), oggi per campare a biologico bisognerebbe essere ricchi, perché la spesa costerebbe il doppio. E visto che il prosciutto è prosciutto sia alla Coop che dall'azienda che produce DOP, potrà essere più o meno buono (ma in parte dipende molto anche dal taglio - a mano lo preferisco che ad affettatrice -, al condimento e alla fortuna), non sempre si può spendere il doppio per la stessa cosa. Se guardo i prezzi del banchino frigo davanti al banco gastronomia della Coop (quello con gli affettati "di qualità") mi prende male! Non è tutto oro quello che luccica, d'altronde: i produttori di "eccellenze" non sono buoni samaritani, i loro prodotti hanno sicuramente costi di produzione più alti e si devono sbattere per ottenere le varie certificazioni, ecc., ma poi ci ricaricano ben bene sul prezzo! D'altronde, sono sempre imprese e per questo a scopo di lucro.
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Re:Il turismo...questo sconosciuto!
« Risposta #29 il: 06/10/2011, 02:06:23 »
ma il concetto di fondo che volevo farti capire Rob, senza assolutamente permettermi di darti dell'ignorante, é che alla Coop non le trovi le eccellenze...:-D
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