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In Casentino => La Piazza => Topic aperto da: CousinJerry - 11/03/2013, 14:22:30

Titolo: Bibbiena Vs. Unione dei Comuni
Inserito da: CousinJerry - 11/03/2013, 14:22:30
Ormai è diventato il mio sito di riferimento per le notizie locali, arezzonotizie.it è sempre pieno di info interessanti come questa:
Citazione
07 MAR 2013
Ore 14:39
Unione dei Comuni montani del Casentino in rivolta: il Comune di Bibbiena mantenga gli impegni presi
II comune di Bibbiena nel 2010 è uscito dalla gestione associata dei servizi sociali, ma l'amministrazione mantiene in associato con l'Unione i centri diurni per disabili e altri servizi a valenza zonale a favore di anziani, famiglie e minori. L'accordo sottoscritto prevedeva un trasferimento annuale dal comune di Bibbiena all'Unione a copertura delle spese sostenute e che le quote dovevano essere determinate annualmente dalla Conferenza dei Sindaci, ma il comune di Bibbiena a quella conferenza specifica non partecipò.
Nel 2012 al momento della definizione degli accordi tutti i comuni, compreso Bibbiena, furono informati che a causa dei tagli dei trasferimenti statali, per il mantenimento di questi servizi, voluti fortemente da tutti gli amministratori, occorreva un impegno economico maggiore. Il sindaco ed i cittadini di Bibbiena si dichiararono “indignati” per l’aumentata richiesta.
Oggi in una nota l’Unione dei Comuni montani del Casentino insorge contro Bibbiena ed il suo sindaco: “le risorse mancanti, se Bibbiena non mantiene fede ai propri impegni, chi le pagherà? Forse proprio quei cittadini dell'Unione che avrebbero tutto il diritto di gridare “ora basta”?
E' importante sottolineare - continua il comunicato - che l'Unione ha contribuito, per il mantenimento dei servizi, con proprie risorse, basti pensare che solo negli ultimi due anni sono stati stanziati circa 470mila euro per cercare di garantire la sussistenza e l'efficienza del servizio, ma questo non si può dire perché la priorità dei politici che ci amministrano è la spartizione del potere e non il bene della nostra terra”.
sicuramente la giunta Bernardini avrà i suoi buoni motivi per non onorare gli accordi presi, comunque andrebbero verificati i motivi, visto che alla fine tocca ai cittadini dell'unione dei comuni pagare i servizi anche per il comune di Bibbiena.....
Titolo: Re:Bibbiena Vs. Unione dei Comuni
Inserito da: Matteo C. - 11/03/2013, 20:34:59
Facendone parte CONFERMO che la giunta Bernardini ha i suoi validi motivi.. La giunta Bernardini NON deve onorare alcun che se non gli accordi fatti al momento dell'uscita dall'unione di ALCUNI comuni del Casentino. Tutto quanto deliberato UNILATERALMENTE da parte dell'unione (visto che Bibbiena non fa' parte non partecipa neanche alle conferenze dei Sindaci o Giunta dell'unione o come si chiama) compreso gli aumenti considerevoli per un servizio gia' oneroso oltre la media Toscana (CTO) NON SONO ACCORDI. Gli accordi di solito si fanno tra due parti e NON UNILATERALMENTE. I Cittadini dell'unione di ALCUNI comuni del Casentino possono stare "tranquilli", se pagano in piu' non pagano certamente per i cittadini di Bibbiena ma per le scelte politiche molto discutibili dell'unione stessa. SALUTI
Titolo: Re:Bibbiena Vs. Unione dei Comuni
Inserito da: Doc - 11/03/2013, 22:01:36
Non si capisce niente, spiega meglio e nel dettaglio (e possibilmente evitando l'uso del maiuscolo).
Titolo: Re:Bibbiena Vs. Unione dei Comuni
Inserito da: Matteo C. - 12/03/2013, 03:48:19
Mi dispiace se non capisci, il mio era un chiarimento sulla questione a cousinjerry e credo che lui abbia capito. In poche parole il Comune di Bibbiena non è in dovere di riconoscere niente di diverso a quanto stabilito al momento della propria uscita, documento firmato da ambo le parti. Tutto il resto, compreso le richieste economiche che non fanno parte dell'accordo al momento dell'uscita, sono da considerarsi richieste unilaterali e di conseguenza fini a se stesse. Ci tengo a precisare perche' non si possono trarre conclusioni senza conoscere a fondo i fatti reali.
Titolo: Bibbiena Vs. Unione dei Comuni
Inserito da: CousinJerry - 12/03/2013, 07:36:37
Come mi sembra di aver ben specificato  non é farina del mio sacco ho citato un articolo e le fonti, prima di porre all'indice qualcuno , tipo me in questo caso, sarebbe buona norma cercare di spiegare le situazioni, come si legge sopra ho anche detto che probabilmente ci sarebbero stati dei buoni motivi quindi bastava elencarli, il post piccato, quasi offeso, denota comunque un fare aggressivo che su questo forum si é visto solo in discussioni similari a questa, spero che come utente registrato la partecipazione non si limiti a questo post.
Titolo: Re:Bibbiena Vs. Unione dei Comuni
Inserito da: Matteo C. - 12/03/2013, 13:38:14
Il mio intervento non voleva essere aggressivo, e se è sembrato cosi' mi scuso, voglio solamente confermare che quanto riportato nel comunicato dell'Unione non corrisponde alla reale situazione, magari poteva essere postato anche il primo comunicato del Comune di Bibbiena, visto che questo dell'Unione era in sua risposta.. i miei interventi non si concluderanno qui e cerchero' di portare contributi costruttivi alle discussioni..
Titolo: Re:Bibbiena Vs. Unione dei Comuni
Inserito da: CousinJerry - 12/03/2013, 16:23:19
puoi tranquillamente postare il comunicato dell'amministrazione di Bibbiena e citare su quale giornale o sito web sia stato pubblicato, io sul sito che ho citato non ho trovato altre info a riguardo
Titolo: Re:Bibbiena Vs. Unione dei Comuni
Inserito da: CousinJerry - 15/03/2013, 17:56:29
anche se indiretta questa è una risposta sullo stesso argomento, tratta sempre da arezzonotizie.it

Citazione
14 MAR 2013 Ore 14:59
Unione Comuni Montani Casentino: “centri diurni un’eccellenza del territorio e modello da esportare”
“I Centri Diurni sono un indice di civiltà – ha commentato il Presidente dell’Unione Luca Santini – un modello da esportare, non da mettere in discussione, una risposta per le famiglie che devono convivere con questa difficoltà e un raggio di sole per gli utenti che vivono spesso per quelle giornate al centro, perché negare loro un po’ di felicità? Ogni ragazzo costa circa 20mila euro, la cifra potrebbe anche essere inferiore, ma i servizi sicuramente di basso livello.
Infatti, tengo a sottolineare che il centro non è inteso e concepito come un parcheggio, ma è un luogo ricreativo dove i ragazzi sono coinvolti in molteplici attività che li rendono protagonisti e attori in prima persona. Non dimenticate che ogni cittadino casentinese sostenendo questo costo è come se offrisse loro una pizza una volta l’anno. Finché sarò alla presidenza di questo ente continuerò a dare a questi figli e alle loro famiglie una speranza di una vita migliore, vissuta con la dignità che la condizione umana merita ”.

Ricordiamo che i Centri Diurni per disabili sono gestiti in forma associata dal 2003 per conto degli undici Comuni del Casentino, dalla Comunità Montana prima e dall’Unione dei Comuni oggi, e l’obiettivo è stato quello di farne un servizio idoneo a favorire il processo di crescita e di integrazione sociale di persone disabili per mantenere, sviluppare e migliorare le capacità relazionali e sostenere la famiglia, migliorando il servizio in termini di qualità e quantità delle prestazioni, in termini organizzativi e strutturali. Ereditato il servizio collocato in un’unica struttura presente a Soci, nel 2008 sono nati inaugurati due Centri che hanno consentito di migliorare il servizio offerto agli ospiti: a marzo ha compiuto 5 anni la sede nuova del Centro “Tangram” in Rassina e a settembre sarà il turno del compleanno del raddoppio della struttura “Il pesciolino rosso” a Pratovecchio, dove sono in corso i lavori di completamento della palestra.

I centri diurni ospitano circa 41 ragazzi. All'interno dei centri si cerca di creare una rete sociale allargata e significativa che sviluppi incontri e amicizie; un’apertura del centro all'esterno sia con visite e uscite programmate, sia con inviti ed incontri all’interno della struttura; uno sviluppo e mantenimento delle abilità sociali; la conoscenza di sé, attraverso i racconti del territorio circostante e conseguente conoscenza dell’altro; lo sviluppo del desiderio di sapere, della curiosità, della voglia di scoprire cose nuove. Numerose sono le attività tra le quali quella motoria, che comprende l’attività di piscina, laboratorio di scrittura con computers, attività, ludico – espressive, di pittura, ceramica, legno, laboratorio di cucina e giardinaggio. Numerose sono state le occasioni nelle quali gli ospiti si sono misurati in attività proposte dal territorio o dai centri stessi dimostrando grandi abilità: laboratorio di pittura a quattro mani presso il Liceo di Poppi, in occasione di mostre ed estemporanee di arte; gare sportive a livello locale e provinciale; concorsi di cucina, ecc. Il centro diurno socio - educativo svolge quindi un servizio non solo per le persone con disabilità, ma per l’intera collettività garantendo efficienza delle prestazioni.
Titolo: Re:Bibbiena Vs. Unione dei Comuni
Inserito da: CousinJerry - 17/03/2013, 07:16:23
Visto che non sono riuscito a trovare informazioni in merito, e giuro di averle cercate, mi é sorta una domanda, visto che Bibbiena é fuori dall'unione dei Comuni perché continua ad usufruire di un servizio fornito da questo ente che a detta dei Bibbienesi é superfluo?
Non avendo accesso a dati precisi posso fare una considerazione statistica, non ci capisco molto e spero di non dire castronerie, essendo Bibbiena il Comune con maggior popolazione del Casentino sicuramente sarà anche quello con il numero più alto di disabili, quindi se dovesse gestire da solo il servizio probabilmente avrebbe una voce di bilancio pesante da aggiungere, ritengo che quindi il Comune di Bibbiena tragga un giovamento dal mantenere questo servizio in associazione con gli altri comuni.... non capisco... É come Pratovecchio che pur non facendo parte dell'Unione é costretto a gestire in associato il servizio di nettezza urbana.... Spero che qualcuno riesca a dissipare i miei dubbi, visto che potrei anche aver detto delle cose inesatte
Titolo: Re:Bibbiena Vs. Unione dei Comuni
Inserito da: Matteo C. - 19/03/2013, 22:35:21
Cerco di dissipare i tuoi dubbi, confermando anche che molte cose da te scritte sono totalmente inesatte, e visto che sono cose molto delicate necessitano di più precisione.
Il servizio dei Cto (Centri diurni per disabili) è un ottimo servizio al quale Bibbiena punta molto, quindi il servizio per noi non è come da te detto “superfluo” ma necessario.
Bibbiena è proprietaria come gli altri comuni singolarmente (non Unione dei Comuni) della struttura dei CTO dove viene svolto il lavoro giornaliero dagli operatori della cooperativa che emettono una sola fattura. Fino al 2011 (il Comune di Bibbiena era già uscito o per meglio dire non entrato nella costituenda Unione)  tale fattura era ripartita a “persona” con un costo ciascuno di circa 20.000 annui comprensivi di servizi accessori. Con conferenza dei sindaci dell’unione dove Bibbiena non fa’ parte si è deciso di aumentare il costo a “persona” unilateralmente, senza accordo con Bibbiena. Attualmente sono circa 40 i ragazzi che frequentano i CTO e solo 8 sono del comune di Bibbiena, quindi circa il 20% contro il 40% di popolazione.
Va da se che il servizio in questione si debba gestire a livello Casentino.. come sempre affermato da Bibbiena.
Sulla nettezza urbana non c’entra niente essere dentro all’unione oppure fuori. Il comune di Bibbiena è azionista di maggioranza della Casentino Servizi così come gli altri comuni hanno le loro quote.. Bibbiena non gestisce il servizio di nettezza urbana in proprio..
Titolo: Re:Bibbiena Vs. Unione dei Comuni
Inserito da: CousinJerry - 21/03/2013, 19:32:30
ecco tutta la storia dall'inizio, finalmente ho trovato il comunicato del comune di Bibbiena, quindi anche se sarò ripetitivo ricostruirò tutta la discussione fatta di comunicati stampa:

1° comunicato del Sindaco Bernardini, cit. Casentino2000 (l'ho trovato solo lì)
Citazione
04/03/2013
“Ora basta!”. Così il sindaco di Bibbiena chiude definitivamente i rapporti con l’attuale Unione dei Comuni che lui definisce “Comunità Montana mascherata”. Così il primo cittadino del capoluogo casentinese spiega questo “no” definitivo: “Ci sono situazioni che, nella vita, come nella politica, esigono l’indignazione più profonda. Oggi non siamo più abituati ad indignarsi- ecco il male del nostro paese – per questo ci abituiamo al peggio, come ad un veleno preso a piccole dosi. Io invece dico “basta!” e lo dico come uomo comune e soprattutto come sindaco per il bene dei miei cittadini. Vengo al dunque. L’Unione dei Comuni del Casentino ha fatto un decreto ingiuntivo per ottenere da Bibbiena soldi per il sociale che noi, da accordi firmati e controfirmati al momento della nostra uscita dalla comunità montana, non dobbiamo assolutamente corrispondere. Bibbiena ha da sempre rispettato gli accordi presi, ma non intende sottomettersi ai diktat di un organismo che, peraltro non abbiamo e non intendiamo riconoscere, solo per aiutare ad appianare situazioni risultato di una mala gestione. Se Bibbiena era così necessaria a questa Unione, i politici che governavano allora e governano tutt’ora questo ente non dovevano indurci all’allontanamento, contrastando totalmente la nostra proposta operativa di governo del territorio casentinese. Purtroppo la priorità, da sempre, sono gli equilibri politici e la spartizione del potere e non il bene della nostra terra, così si è preferito perdere Bibbiena piuttosto che perdere la prevalenza politica sulla valle. Io dico basta a questa gestione lobbistica, dico basta al malgoverno di questo ente elefantiaco, agli sperperi, basta ai ripetuti tentativi di colpire il mio operato e la mia persona, ma soprattutto basta alle prese di giro nei confronti dei cittadini di Bibbiena che pagano onestamente le tasse e si impegnano per sostenere il nostro territorio. Fino ad oggi, nonostante l’ostracismo della ex comunità montana dei suoi politici e di alcuni dirigenti, ho sempre cercato di trovare soluzioni, di appianare gli scontri, di mediare. Dopo il gesto dell’ingiunzione – che somma la scorrettezza politica ad un atto provocatorio senza limite – la mia chiusura nei confronti di questi interlocutori è e sarà totale. Ribadendo la correttezza che ha sempre avuto Bibbiena nei confronti degli impegni presi, confido nell’intelligenza e nella sensibilità dei miei cittadini, nel giudicare la gravità di questo gesto. Bibbiena è fuori dalla “Comunità Montana mascherata” non per puro esercizio del contraddittorio ma per riportare la gestione di molti servizi vicino a chi questi servizi li eroga, per abbattere i costi e dare maggiore garanzia di efficienza e qualità”.

Risposta dell' Unione dei Comuni cit. comunicato stampa dell'Unione dei Comuni del Casentino:
Citazione
07/03/2013
I SINDACI DELL'UNIONE RISPONDONO AL DURO ATTACCO DELS INDACO BERNARDINI IN MERITO ALLA SPESA DEI SERVIZI SOCIALI
Le affermazioni rilasciate alla stampa dal sindaco di Bibbiena sono totalmente da respingere nell'interesse dei nostri cittadini.
Infatti il Sindaco Bernardini dimentica o non sa che i comuni sotto i 3000 abitanti devono gestire per legge tramite Unione dei Comuni, in forma associata, 9 funzioni fondamentali tra cui i servizi sociali e che tutti i Comuni facenti parte dell'Unione hanno scelto di gestire insieme i servizi per garantire una migliore qualità e efficienza degli stessi a vantaggio dei propri cittadini.
Quindi quando afferma che non riconosce l'Unione dei Comuni manca di rispetto istituzionale a tutti i Comuni dell'Unione che stanno osservando una legge della Repubblica Italiana.
Respingiamo 1'atteggiamento del comune di Bibbiena che non vuole accettare la ripartizione solidaristica dei servizi sociali per abitante decisa dalla Conferenza dei Sindaci, contestando i conti solo dopo aver ricevuto i servizi che non e' in grado di gestire o non ha il coraggio di tagliare.
Invitiamo pertanto il sindaco di Bibbiena ad un atteggiamento rispettoso verso i comuni dell'Unione che non possono e non vogliono pagare quanto da lui dovuto.
Bernardini faccia politica e campagna elettorale quanto vuole e come vuole ma non sulla pelle degli altri comuni che per ottimizzare le spese e svolgere insieme le funzioni hanno già chiuso la società della salute (primi in Toscana).
Ricordiamo inoltre al Sindaco Bernardini che molti dei politici di sempre sono gli stessi che egli ha conosciuto e frequentato quando ricopriva l'incarico di assessore per il partito socialista nei primi anni novanta nella giunta del comune di Chiusi della Verna e che è arrivata l'ora di decidere cosa vuoi condividere insieme agli altri.
Infine ci faccia sapere se e dove vuole un confronto pubblico su questi temi per fare chiarezza nei confronti di utenti e cittadini, che possa essere il presupposto per un dialogo nell'interesse di tutti i casentinesi in un momento di particolare difficoltà come quella attuale.
I Sindaci dell’Unione dei Comuni Montani del Casentino

sempre il 7/03/2013 l'Unione pubblica il seguente comunicato:

Citazione
CENTRI DIURNI: IL COMUNE DI BIBBIENA MANTENGA GLI IMPEGNI PRESI

Dall'Unione disappunto e malcontento per la posizione del primo cittadino di Bibbiena
II comune di Bibbiena nel 2010 esce dalla gestione associata dei servizi sociali, ma l'amministrazione mantiene in associato con l'Unione i centri diurni per disabili e altri servizi a valenza zonale a favore di anziani, famiglie e minori. L'accordo sottoscritto prevedeva un trasferimento annuale dal comune di Bibbiena all'Unione a copertura delle spese sostenute e che le quote dovevano essere determinate annualmente dalla Conferenza dei Sindaci, ma il comune di Bibbiena a quella conferenza specifica non partecipa, forse per il "bene dei cittadini?".
Nel 2012 al momento della definizione degli accordi tutti i comuni, compreso Bibbiena, furono informati che a causa dei tagli dei trasferimenti statali, per il mantenimento di questi servizi, voluti fortemente da tutti gli amministratori, occorreva un impegno economico maggiore. Il decreto ingiuntivo non è altro che un'azione legittima per ottenere quelle risorse necessarie al mantenimento dei centri diurni, " è per il bene della nostra terra " e di tutti quei cittadini che hanno maggiore necessità. Nessun sperpero, ma solo una richiesta doverosa a tutela anche di tutti i cittadini, "nessuna presa di giro nei confronti dei cittadini di Bibbiena", gli unici a sentirsi indignati dovrebbero essere proprio gli utenti dei servizi incriminati...
Quindi la domanda è doverosa: le risorse mancanti, se Bibbiena non mantiene fede ai propri impegni, chi le pagherà? Forse proprio quei cittadini dell'Unione che avrebbero tutto il diritto di gridare "ora basta"?
E' importante sottolineare che l'Unione ha contribuito, per il mantenimento dei servizi, con proprie risorse, basti pensare che solo negli ultimi due anni sono stati stanziati circa 470mila euro per cercare di garantire la sussistenza e l'efficienza del servizio, ma questo non si può dire perché la priorità dei politici che ci amministrano è " la spartizione del potere e non il bene della nostra terra"...
Ufficio stampa Unione dei Comuni Montani del Casentino

il tutto si conclude con l'ultimo comunicato del Presidente dell'Unione dei Comuni del 14/03/2013
Citazione
14 MAR 2013 Ore 14:59
Unione Comuni Montani Casentino: “centri diurni un’eccellenza del territorio e modello da esportare”
“I Centri Diurni sono un indice di civiltà – ha commentato il Presidente dell’Unione Luca Santini – un modello da esportare, non da mettere in discussione, una risposta per le famiglie che devono convivere con questa difficoltà e un raggio di sole per gli utenti che vivono spesso per quelle giornate al centro, perché negare loro un po’ di felicità? Ogni ragazzo costa circa 20mila euro, la cifra potrebbe anche essere inferiore, ma i servizi sicuramente di basso livello.
Infatti, tengo a sottolineare che il centro non è inteso e concepito come un parcheggio, ma è un luogo ricreativo dove i ragazzi sono coinvolti in molteplici attività che li rendono protagonisti e attori in prima persona. Non dimenticate che ogni cittadino casentinese sostenendo questo costo è come se offrisse loro una pizza una volta l’anno. Finché sarò alla presidenza di questo ente continuerò a dare a questi figli e alle loro famiglie una speranza di una vita migliore, vissuta con la dignità che la condizione umana merita ”.

Ricordiamo che i Centri Diurni per disabili sono gestiti in forma associata dal 2003 per conto degli undici Comuni del Casentino, dalla Comunità Montana prima e dall’Unione dei Comuni oggi, e l’obiettivo è stato quello di farne un servizio idoneo a favorire il processo di crescita e di integrazione sociale di persone disabili per mantenere, sviluppare e migliorare le capacità relazionali e sostenere la famiglia, migliorando il servizio in termini di qualità e quantità delle prestazioni, in termini organizzativi e strutturali. Ereditato il servizio collocato in un’unica struttura presente a Soci, nel 2008 sono nati inaugurati due Centri che hanno consentito di migliorare il servizio offerto agli ospiti: a marzo ha compiuto 5 anni la sede nuova del Centro “Tangram” in Rassina e a settembre sarà il turno del compleanno del raddoppio della struttura “Il pesciolino rosso” a Pratovecchio, dove sono in corso i lavori di completamento della palestra.

I centri diurni ospitano circa 41 ragazzi. All'interno dei centri si cerca di creare una rete sociale allargata e significativa che sviluppi incontri e amicizie; un’apertura del centro all'esterno sia con visite e uscite programmate, sia con inviti ed incontri all’interno della struttura; uno sviluppo e mantenimento delle abilità sociali; la conoscenza di sé, attraverso i racconti del territorio circostante e conseguente conoscenza dell’altro; lo sviluppo del desiderio di sapere, della curiosità, della voglia di scoprire cose nuove. Numerose sono le attività tra le quali quella motoria, che comprende l’attività di piscina, laboratorio di scrittura con computers, attività, ludico – espressive, di pittura, ceramica, legno, laboratorio di cucina e giardinaggio. Numerose sono state le occasioni nelle quali gli ospiti si sono misurati in attività proposte dal territorio o dai centri stessi dimostrando grandi abilità: laboratorio di pittura a quattro mani presso il Liceo di Poppi, in occasione di mostre ed estemporanee di arte; gare sportive a livello locale e provinciale; concorsi di cucina, ecc. Il centro diurno socio - educativo svolge quindi un servizio non solo per le persone con disabilità, ma per l’intera collettività garantendo efficienza delle prestazioni.
Titolo: Re:Bibbiena Vs. Unione dei Comuni
Inserito da: CousinJerry - 21/03/2013, 20:25:12
si dipinge un quadro differente, soprattutto in questo passaggio:
Citazione
Nel 2012 al momento della definizione degli accordi tutti i comuni, compreso Bibbiena, furono informati che a causa dei tagli dei trasferimenti statali, per il mantenimento di questi servizi, voluti fortemente da tutti gli amministratori, occorreva un impegno economico maggiore

prendendo buono che la comunicazione sia stata fatta, la contestazione o la mancata accettazione di quello che viene definito accordo unilaterale, non è proprio il massimo, mi spiego meglio, se vi sono dati documentali che attestano che alla data della comunicazione Bibbiena rifiutava l'accordo o comunque non lo riconosceva è una cosa ma se queste comunicazioni non ci sono e i servizi sono comunque stati erogati, anche se con un costo maggiore, credo che ci sia poco da fare, certo queste sono mie personali considerazioni, ma ritengo che se succedesse la solita cosa in  ambito privato le cose si svolgerebbero diversamente, quando la mia assicurazione mi comunica un aumento per imprecisati motivi (come capita sempre) il primo passo è quello di disdire il contratto, poi si vede che succede... stranamente, almeno a me, la cifra torna ad essere congrua con la precedente....
quello che voglio dire è che sicuramente ci sono molte cose che in questo topic non sono state dette e quindi il quadro della situazione può risultare distorto ma le contestazioni si fanno prima non dopo aver ricevuto i servizi o i beni
Titolo: Re:Bibbiena Vs. Unione dei Comuni
Inserito da: CousinJerry - 08/03/2014, 21:16:24
dopo molto tempo riporto questo video, e non è propaganda, questo video è fatto dai genitori dei disabili, il bello del video è il concetto... cosa succede dopo di noi???

http://youtu.be/iEQU7pOsxMQ (http://youtu.be/iEQU7pOsxMQ)
Titolo: Re:Bibbiena Vs. Unione dei Comuni
Inserito da: CousinJerry - 12/05/2014, 19:14:37
riporto il comunicato che chiude questa discussione, sicuramente verrà detto che visto che ad oggi anche io mi sono schierato, anche se tengo a precisare che non ho mai fatto parte di un partito e mi sono messo a disposizione per il lavoro in una lista civica, questo mio post potrebbe sembrare polemico o provocatorio, il mio intento non è quello di creare un "flame" ma di riportare un fatto importante. purtroppo l'unica cosa che ho trovato è un comunicato di parte avversa all'amministrazione Bernardini e spero che come già successo qualcuno spieghi come è andata.
Citazione
Con una sentenza depositata il 7 maggio 2014 il TAR della Toscana ha condannato il Comune di Bibbiena a pagare all’Unione dei Comuni Montani del Casentino la somma di oltre 78 mila euro quale corrispettivo per i servizi sociali erogati in favore dei suoi cittadini portatori di handicap frequentanti i centri diurni nel corso del 2012.
Il Comune di Bibbiena ha sempre sostenuto di poter decidere da solo il prezzo da pagare per questi servizi sociali, ma il TAR gli ha dato definitivamente torto: dovrà pagare quanto stabilito, correttamente, dalla conferenza dei Sindaci e cioè il 66% su base solidaristica (tenendo conto cioè degli abitanti dei singoli Comuni) e il 34% tenendo conto degli utenti effettivamente frequentanti.

La decisone del TAR è molto importante non solo perché smentisce definitivamente le chiacchiere pretestuose ed isolazionistiche dell’Amministrazione Bernardini, ma soprattutto perché chiarisce la giustezza e l’equità della decisione della Conferenza dei Sindaci. Il sociale è una materia da gestire in maniera comprensoriale e non è importante dove vivono i portatori di handicap: ovunque essi vivano hanno diritto ad un servizio di qualità che la comunità casentinese deve garantire a tutti.

Adesso Bernardini dovrà riconoscere le ragioni dell’opposizione ed inserire in bilancio il debito verso l’Unione fino ad oggi ottusamente negato. Questo comporterà, come spiegato anche dal responsabile dell’ufficio finanziario del Comune durante l’ultimo Consiglio comunale, alcuni problemi per il rispetto del patto di stabilità e dimostrerà, ancora una volta, l’incapacità di questa Amministrazione di gestire in maniera efficace e trasparente l’azione amministrativa.
E subito dopo si porrà il problema per il pagamento dei servizi per il 2013: il Comune verserà quanto dovuto o vorrà subire una nuova ingiunzione con un nuovo pignoramento dei terreni con l’impossibilità di venderli come già accaduto?

Centro sinistra Bibbiena

http://www.arezzonotizie.it/art_zone/art_casentino/tar-condanna-comune-bibbiena/ (http://www.arezzonotizie.it/art_zone/art_casentino/tar-condanna-comune-bibbiena/)
Titolo: Re:Bibbiena Vs. Unione dei Comuni
Inserito da: CousinJerry - 20/05/2014, 01:51:38
credo sia corretto riportare tutte le informazioni che riguardano questo argomento e di seguito cosa afferma il sindaco Daniele Bernardini che rende noto quanto segue:

Citazione
“Siamo venuti a conoscenza, tramite una lettera che abbiamo ricevuto come tutti gli altri comuni, che i centri diurni gestiti dall’unione hanno lavorato per oltre un decennio senza avere alcuna autorizzazione ufficiale al funzionamento, ossia senza nessun accreditamento da parte di enti pubblici come la Regione Toscana. Questa non è solo una questione formale o giuridica, bensì un fatto essenziale, visto che senza tali accreditamenti non si può accedere a finanziamenti pubblici che, al contrario, queste strutture hanno avuto in abbondanza per molti anni. Una cosa all’italiana, qualcuno potrebbe dire. A qualcuno questo basterà, certo, come basterà sapere che in fretta e furia e in modo inusuale per queste cose (che, in tutti gli altri casi necessitano di una tempistica molto più lunga), lo scorso 17 aprile queste strutture sono state finalmente accreditate, previa autocertificazione del Dottor Grifagni. In realtà la cosa è a dir poco sconcertante, così come sconcerta l’ennesimo atto di arroganza, della serie “noi facciamo quello che vogliamo perché in Casentino comandiamo noi”. Io invece dico “no” a queste cose, “no” a questo sistema politico che prende senza dare nulla, che cerca di autoalimentare se stesso, le stesse persone da tanti troppi anni, impoverendo il Casentino da tutti i punti di vista. Dico no perché questo sistema che ha preso soldi fino al 17 aprile per strutture non in regola, si permette con baldanza di criticare una struttura, quella che Bibbiena ha creato, ritenendola deficitaria e inadeguata quando la stessa, prima di aprire al pubblico, era stata autorizzata e accreditata come vuole la legge. Ma oggi sta succedendo una cosa che forse qualche tiranno non considerava, ossia le critiche che sono state rivolte con una prepotenza al centro di Bibbiena, stanno mettendo in seria difficoltà molte famiglie le quali sono state indotte a non frequentare lo stesso centro e che ora rischiano addirittura di rimanere senza servizio. Questo perché, come previsto, il centro che abbiamo attivato a Bibbiena inizia ad essere frequentato da molti cittadini diversamente abili che, fino ad oggi, non sono mai state ai centri gestiti dall’unione. Quindi mi chiedo e chiedo: ci sono cittadini di serie A e cittadini di serie B in Casentino?

 Il TAR ha sentenziato che l’Unione dei Comuni è libera di richiedere qualsiasi importo annuale al Comune di Bibbiena per il funzionamento del centro Tangram, indipendentemente dal costo del servizio; questo è quello che è stato, guarda caso, esplicitato solo ora, ma rimane da vedere se il Consiglio di Stato sarà dello stesso avviso. E ne sono proprio curioso. Più importante ora è dire ciò che nessuno ha mai detto ai cittadini, ossia che i centri dell’unione sono stati aperti per anni senza autorizzazione, hanno ricevuto finanziamenti regionali senza accreditamento e Tangram è autorizzato dalla USL per 20 utenti. Il centro in questione per il funzionamento del quale l’unione dei Comuni ha chiesto unilateralmente al Comune di Bibbiena un aumento consistente come contributo di “solidarietà” (circa 60.000 euro l’anno nel 2011) sia risultato autorizzato al funzionamento soltanto nell’ottobre 2013 (per 20 utenti, a fronte dei 26 attualmente ospitati). Io credo che è arrivato il momento di mettere ognuno davanti alla sue responsabilità”.

http://www.arezzonotizie.it/art_generi/art_politica/bernardini-i-centri-diurni-dellunione-non-in-regola/ (http://www.arezzonotizie.it/art_generi/art_politica/bernardini-i-centri-diurni-dellunione-non-in-regola/)

la replica dell'Unione dei Comuni Montani del Casentino non si fa attendere

Citazione
Nulla decide il TAR in merito alla legittimità di Bibbiena di uscire dal Centro Tangram. L’ordinanza rinvia solo la decisione vista la delicatezza della materia che merita ulteriori approfondimenti e non può essere oggetto di strumentalizzazione elettorale

La scorsa settimana, con una sentenza depositata il 7 maggio 2014, il TAR della Toscana ha condannato definitivamente il Comune di Bibbiena a pagare all’Unione dei Comuni Montani del Casentino la somma di oltre 78 mila euro quale corrispettivo per i servizi sociali erogati in favore dei cittadini disabili frequentanti i Centri Diurni. Questa condanna sancisce la legittimità delle richieste dell’Unione, richieste non connotate da “arroganza”.

Oggi, con un’ordinanza, il TAR non accoglie la domanda di sospensione relativa alla delibera con la quale il comune di Bibbiena cerca di impedire la frequenza dei centri diurni ai propri cittadini. In sintesi, conferma solamente ciò che non è mai stato messo in discussione dell’Unione dei Comuni e cioè la possibilità di aprire un nuovo Centro nel territorio comunale di Bibbiena. Mentre, sulla decisione di Bibbiena di uscire dalla gestione associata dei Centri Diurni per disabili, il TAR, non solo non decide in questa ordinanza, ma rinvia per affrontare ed approfondire tale importante e delicata questione in sede di sentenza che avverrà nei prossimi mesi. Il TAR in questa occasione non si è pronunciato neanche nel merito del fondamentale diritto di scelta dei cittadini su quale servizio avvalersi, un diritto riconosciuto dalla legge della Regione Toscana e dalle leggi nazionali.

La decisione del TAR di rinviare la pronuncia su queste delicate questioni è stata possibile in quanto, ad oggi, i cittadini di Bibbiena continuano a frequentare il Centro Tangram di Rassina e quindi ad essere assistiti, un diritto garantito dall’Unione dei Comuni. L’Unione, in merito a tale rinvio, sta valutando la possibilità di presentare ricorso al Consiglio di Stato in quanto, pur non essendo sussistente il rischio di interruzione del servizio di assistenza, permane il rischio di grave danno economico che un ritardo di tale decisione potrebbe causare all’Unione dei Comuni e a tutti i comuni, che nell’ottica della gestione solidaristica hanno e continuano a garantire un servizio di qualità e di sostegno a tutti i cittadini del Casentino, senza guardare i confini territoriali e amministrativi. Il testo delle due ordinanze è scaricabile dal sito dell’Unione dei Comuni.

http://www.arezzonotizie.it/art_generi/art_politica/unione-dei-comuni-montani-comune-bibbiena-non-canti-vittoria/ (http://www.arezzonotizie.it/art_generi/art_politica/unione-dei-comuni-montani-comune-bibbiena-non-canti-vittoria/)